Cerimonia in grande stile a palazzo Campanella per l’inaugurazione della sala stampa a Rita Pisano, già sindaco di Pedace ed emblema della lotta per i diritti delle donne nella nostra Regione. Rita Pisano, madre del consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea, è nota anche per essere stata ritratta da Pablo Picasso nel 1949 a Roma in occasione del congresso nazionale per la pace.

Tante le personalità e gli amministratori presenti per l’intitolazione, proposta dal capogruppo Sebi Romeo. In prima fila l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, da sempre impegnata sul fronte dei diritti delle donne, ma anche Flora Sculco, prima firmataria della legge sulla doppia preferenza di genere che ancora giace nei polverosi cassetti delle commissioni consiliari.

 

L’occasione, ovviamente, è diventata anche momento di discussione sulla normativa. Laura Boldrini ha rivolto un vero e proprio appello al presidente del Consiglio Nicola Irto perché si arrivi presto ad una sua calendarizzazione. «Abbiamo fatto una legge perché venisse introdotta a livello locale – ha ricordato la Boldrini - pur dando autonomia alle Regioni nella sua concreta realizzazione. E’ importante che il 51% della popolazione abbia una rappresentanza ed occorre dare seguito con coerenza alla cerimonia di oggi. Faccio un appello al presidente del Consiglio regionale perché si faccia in fretta. Mi risulta che a livello politico ufficialmente nessuno si è espresso contro la legge, ma ancora non viene calendarizzata. Una decisione che non è solo sulle spalle del presidente, ma dei gruppi che decidono le priorità, ma il presidente può dare stimolo».

 

Molto più amareggiata Flora Sculco che ha parlato di grave scorrettezza commessa dalla Conferenza dei capigruppo. «Dopo la precedente riunione era stato diramato anche un comunicato con il quale il presidente si impegnava a calendarizzare nel mese di febbraio la discussione sulla legge. Un impegno assunto e disatteso con una evidente scorrettezza nei confronti dei calabresi e anche della sottoscritta proponente della legge sulla doppia preferenza che è stata approvata dalla Commissione nei primi mesi del 2015 e che ancora non riesce ad approdare in Consiglio regionale».

Più ottimista Giudiceandrea, secondo firmatario della proposta di legge e visibilmente soddisfatto del riconoscimento tributato a Rita Pisano.

«Rita Pisano è un patrimonio della Regione e non soltanto per la mia famiglia – ha detto - emblema delle donne della Calabria e della loro emancipazione». Mentre sulla legge «le norme le portiamo a casa e prima della fine della legislatura l’approveremo, anche perché un obbligo. A febbraio i Consigli saranno solo monotematici, ma già al primo consiglio di marzo la porteremo in Aula».

 

Riccardo Tripepi