«I socialisti plaudono la scelta di Amalia Bruni di collocarsi nel gruppo misto a garanzia della coalizione che l'ha sostenuta nella corsa alla Presidenza della Regione Calabria». È quanto dichiarato in una nota da Francesca Rosa D'Ambra, vicesegretario nazionale del Psi.

«La Bruni non sarà solo la nostra espressione in seno al Consiglio regionale ma attraverso questa scelta, maturata, all'unanimità, nel corso dell'ultima riunione di coalizione, rappresenterà l'inizio di un nuovo laboratorio politico compartecipato che darà l'opportunità a tutte le forze di collaborare in maniera collegiale ai lavori del Consiglio per una sana e vigile opposizione e corroborerà le attività al livello territoriale in continuità a quanto avviato nel corso della campagna elettorale attraverso le nostre proposte progettuali».

 D'Ambra, incalza: «Le strumentali polemiche che stanno avvenendo in questi giorni sono quantunque inopportune e prive di qualsiasi fondamento. È un opinionismo ancorato al vecchio sistema tradizionale di fare politica che non giova, senza dubbio, né alla crescita politica né a migliorare questa Terra».

Sulla scelta di Bruni interviene anche Carlo Tansi, leader di Tesoro Calabria, che non condivide le polemiche scaturite al riguardo: «Amalia Bruni è un esempio di coerenza e di trasparenza e la sua decisione di non iscriversi al Pd ma nel gruppo misto lo testimonia. Per questo ho scelto di sostenerla nella sua candidatura a presidente della Regione: ho scelto – come espressione autorevole del mondo civico – lei e non il Pd, come molti manipolatori di notizie hanno cercato di far credere. Prova ne sia che al comune di Cosenza, fino in fondo (fino al ballottaggio), non ho scelto il candidato Pd Franz Caruso».

«Amalia – dice ancora Tansi – è la migliore espressione della società civile calabrese e la sua volontà di rimanere tale anche dai banchi dell’opposizione le fa onore. E tutte le polemiche che sono nate dopo questa decisione sono strumentali, in malafede o provocate ad arte. In questa terra non si premia neppure la coerenza e la voglia di non avere etichette addosso. Amalia ha rinunciato a privilegi e vantaggi non iscrivendosi a nessun partito pur di non perdere la sua autorevolezza che gli viene anche dalla sua autonomia. Chi fa polemica la fa per pretesto, è in malafede o ha un certo tornaconto. Certo, la coerenza non è una dote che da queste parti è apprezzata da tutti. Qui siamo più portati a giustificare chi salta da un carrozzone all'altro invece di chi resta coerente con le sue posizioni e con gli impegni assunti con gli elettori».