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“Il rinvio del primo Consiglio regionale della Calabria è stata una scelta del presidente del Consiglio Talarico che, a seguito della comunicazione formale dell’impossibilità del consigliere di Forza Italia Ennio Morrone ad essere presente alla seduta del 29 dicembre, ha deciso di rinviarla al 7 gennaio. Lo stesso Morrone ha fatto presente che anche altri consiglieri sono fuori regione e impossibilitati a partecipare alla seduta. Sono queste le uniche motivazioni che hanno portato il presidente Oliverio a non opporsi al rinvio della seduta".
"Ogni altra pretestuosa interpretazione è da considerarsi una mera strumentalizzazione politica – lo dichiara il consigliere regionale Orlandino Greco - I consiglieri regionali sono al lavoro dal giorno della loro proclamazione: il presidente Oliverio ha già convocato il gruppo di maggioranza e molti di noi sono da settimane sui territori per affrontare le scottanti problematiche delle comunità calabresi. L’intervento sulla vicenda degli lsu-lpu, operato con straordinario tempismo dal presidente Oliverio, è solo un esempio della forza e dell’attivismo con i quali il nuovo governo regionale detterà il passo per invertire la rotta della nostra terra. Le polemiche interne al centrodestra sulla vicenda del rinvio del Consiglio evidenziano come siano ancora pesanti gli strascichi delle diatribe elettorali. L’auspicio è che queste non abbiano ricadute negative sull’operatività e sulla funzione della minoranza in Consiglio. Non si capisce, a tal proposito, quale sia l’intento dei consiglieri di Forza Italia che addirittura si appellano ai consiglieri di maggioranza per svolgere domani il Consiglio, facendo finta di dimenticare che la richiesta di rinvio è arrivata proprio da un componente dell’opposizione, per essere più precisi, dal capogruppo di Forza Italia nella scorsa consiliatura regionale. Vista la grave condizione in cui versa la Calabria, è oltraggioso per i cittadini e umiliante per le istituzioni che si voglia perdere tempo in lotte intestine e scalate partitiche. A tal proposito – conclude Greco – occorre ricordare a chi non se ne fosse ancora accorto che la campagna elettorale è finita.”