La maggioranza ha chiesto al presidente uscente Nicola Irto lo slittamento della prima seduta della Legislatura fissata per domani in modo che gli Uffici si organizzino per consentire lo svolgimento dei lavori in videoconferenza, compresa l'elezione a scrutinio segreto dell'Ufficio di presidenza
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Rinviato il Consiglio regionale. Una lunga lettera, sottoscritta da tutti i gruppi di maggioranza ma condivisa anche da qualche consigliere di centrosinistra, è stata recapitata al presidente uscente del Consiglio regionale Nicola Irto per chiedere il rinvio di una settimana della seduta prevista per il 18 marzo. Non ha condiviso i contenuti della richiesta e non ha firmato la missiva, invece, Giuseppe Graziano (Udc).
Rifacendosi agli ultimi decreti emanati dal governo per contenere il diffondersi del Coronavirus, i consiglieri di centrodestra chiedono che palazzo Campanella si attivi per fare in modo che la seduta si possa svolgere in remoto e con la possibilità di votare a scrutinio segreto, così come previsto per l’elezione dell’Ufficio di presidenza.
La parola è passata a Irto, che ha deciso di accogliere la richiesta, anche se qualche ora prima, rispetto all’invio della lettera del centrodestra, il Settore Segreteria Assemblea e Affari Generali del Consiglio aveva inviato una nota stampa con le modalità previste per lo svolgimento della seduta.
La decisione dei gruppi di centrodestra, dopo una lunga giornata di confronto, arriva anche a causa dell’aggravarsi della situazione sanitaria in Calabria e nella Provincia di Reggio. Nel centrosinistra, ovviamente, ci sono diverse posizioni critiche, come quelle di Giuseppe Aieta e Pippo Callipo che avevano espresso pubblicamente la volontà di svolgere l’Assemblea. E più di qualcuno sottolinea come la necessità del rinvio per il centrodestra arrivi anche dal mancato accordo politico sia sulla giunta che sulla composizione del futuro Ufficio di presidenza del Consiglio regionale.
In ogni caso gli Uffici hanno fatto trapelare che una settimana non basterebbe per realizzare la piattaforma necessaria a consentire il voto in remoto. La Calabria, dunque, potrebbe restare anche a lungo senza il suo organo legislativo.
La seduta, la prima della legislatura, deve procedere anche alla sostituzione temporanea di Domenico Creazzo con Raffaele Sainato.