Come era prevedibile l'elezione slitta alla prossima convocazione quando basterà la maggioranza semplice. In pole position i fioritani Gianmichele Bosco e Daniela Palaia
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Fumata nera alla "seconda chiama" per l'elezione del presidente del consiglio comunale, poche ore fa. E non era difficile che le cose andassero così, considerato come alla prima votazione e a quella successiva la maggioranza richiesta (superiore alle 20 preferenze) fosse pressoché proibitiva per il numero di consiglieri appartenenti in totale al centrosinistra e alla coalizione denominata Rinascita (perfino al netto di possibili ipotizzati cambi di casacca, ancora sottotraccia).
In piena corsa per la presidenza dell'assise, come peraltro detto più volte nel recente passato, i fioritiani di ferro Gianmichele Bosco e, in alternativa, Daniela Palaia, che a cominciare dalla terza occasione per il decisivo voto (quella in cui il quorum calerà alla molto più abbordabile quota di 17 consensi utili, ossia la maggioranza semplice), in programma dopodomani a partire dalle ore 10.25, avranno tutte le carte in regola per essere eletti. Favori del pronostico, naturalmente, per Bosco, ma con a disposizione per il sindaco il piano B costituito dalla proposizione della fedelissima Palaia.
Comunque sia, tornando a poco fa, mentre il consigliere anziano, Eugenio Riccio, ha nominato gli scrutatori Stefano Veraldi, Giorgio Arcuri e Nunzio Belcaro, è iniziata la votazione. I componenti dell'assemblea si sono quindi alternati con la canonica scheda elettorale in mano da depositare poi nell'urna una volta compilata o lasciata in bianco, a seconda della scelta, per una "consultazione interna" il cui esito è stato: di 13 schede bianche e di un consenso a testa per Gianni Parisi, Francesco Scarpino, Valerio Donato, Gianni Costa, Rosario Lostumbo, Manuel Laudadio, Antonello Talerico, Alessandra Lobello, Marco Polimeni, Manuela Costanzo, Lea Concolino, Jonni Corsi, Giorgio Arcuri e Stefano Veraldi.
Sta dunque di fatto che, in base a quanto spiegato, sia stato tutto rinviato al momento clou di giovedì, in cui anche l'assise cittadina di Catanzaro dovrebbe finalmente conoscere il nome del successore di Marco Polimeni.