È cominciato con quasi tre quarti d’ora di ritardo sull’orario di convocazione, il Consiglio regionale della Calabria. «Si apre per l’Assemblea regionale un anno di impegno più intenso di quello che ci lasciamo alle spalle», ha detto in via preliminare il presidente dell’Assemblea, parlando di coinvolgimento. Mancuso ha quindi voluto ricordare l’appuntamento elettorale di domani alla Cittadella per l’elezione dei ventidue componenti elettivi del Consiglio delle autonomie locali (Cal), che includono altri dieci membri di diritto (i cinque sindaci dei Comuni capoluogo di provincia, il sindaco della Città Metropolitana e i quattro presidenti di Provincia).

Il presidente del Consiglio ha auspicato quindi una larga partecipazione dei sindaci che dovranno scegliere fra le ventisette candidature ammesse e ripartite fra le liste dei cinque collegi provinciali. D’altra parte, per garantire le prerogative delle diverse articolazioni del sistema delle autonomie locali, la composizione del “Cal” prevede la rappresentanza di Comuni non capoluogo, Comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti, Comuni montani, Comuni di minoranza linguistica e presidenti di Consiglio comunale.

Entrano Molinaro e Giannetta

Successivamente il presidente ha ripercorso l’iter che ha permesso, oggi, all’assemblea di prendere atto delle dimissioni di Simona Loizzo e Giovanni Arruzzolo che dopo tre mesi di attesa hanno sciolto le riserve decidendo di dedicarsi all’attività parlamentare della Camera dove sono stati eletti lo scorso 25 settembre.
L’Assemblea naturalmente ha votato favorevolmente. Giovanni Arruzzolo, presente in aula ha voluto spendere una riflessione, trattandosi della fine di «un percorso di vita di due anni». Alla minoranza che nelle ultime sedute del Consiglio ha spesso invitato all’unità dice: «Abbiamo due opportunità o mandare un messaggio a Roma di una Calabria che rimane comunque una zavorra, oppure abbiamo l’opportunità di dare un segnale forte di cambiamento: nelle azioni forti che possono far sì che la Calabria possa cambiare passo chiedo un forte sostegno».

Giuseppe Graziano (Udc) rende merito al già presidente del Consiglio (nell’XI legislatura) Arruzzolo: «Va via anche una parte di me – dice -. Gli auguro di fare più di quello che ha fatto qui, ma questo Consiglio perde un membro importante, equilibrato e pacato. Ha svolto il suo ruolo con grande modestia e grande capacità». Al coro si unisce anche il capogruppo del Partito democratico Domenico Bevacqua: «Deve essere orgoglioso degli apprezzamenti che sta ricevendo dall’assemblea. Io ho apprezzato sempre la sua umanità, perché quando prevalgono alcuni valori credo sia la cosa più bella da ricordare». Per Giacomo Crinò «oggi sono diverso da quello che ero, grazie ad Arruzzolo, che ha fatto del garbo, della mitezza e dell’accoglienza il suo modo di agire». Anche Pasqualina Straface ringrazia l’ormai ex capogruppo, «una guida importante quando abbiamo preso decisioni forti davanti alle grandi sfide della Calabria. Siamo convinti che anche a Roma ce la metterà tutta».

Michele Comito, che lascia ufficialmente la presidenza della Commissione Sanità, ha voluto celebrare «la grandezza dell’uomo» ringraziandolo calorosamente, anche riferendosi alla sua indicazione quale neo capogruppo degli azzurri in Consiglio. Apprezzamenti, buoni propositi e un grande in bocca al lupo – tanto all’esponente di Forza Italia, quanto a Simona Loizzo - è arrivato anche da Amalia Bruni. Antonio Lo Schiavo ha invece sottolineato il percorso politico che ha portato Arruzzolo in Parlamento, al quale lancia, insieme a tutta l’assemblea, la sfida di rimanere uniti di fronte allo spauracchio Autonomia differenziata. Francesco De Nisi ha evidenziato la passione che ha animato la sua azione politica, mentre Antonio Montuoro si è detto colpito dal grande amore che ha dimostrato per questa terra. Contento per l’approdo in parlamento di Simona Loizzo - «nonostante alcuni screzi» - si è detto anche Gelardi che non ha dimenticato la senatrice Minasi. A chiudere l’assessore Gianluca Gallo che lo ringrazia per l’equilibrio e il sostegno all’azione della giunta dimostrata in questi mesi.

Contestualmente hanno fatto il loro ingresso a Palazzo Campanella Pietro Molinaro per la Lega e Domenico Giannetta per Forza Italia. Entrambi già consiglieri regionali nella precedente legislatura. Il loro ingresso ha già sortito delle novità in seno all’aula per i ruoli di capigruppo del Carroccio e degli azzurri, rispettivamente ricoperti da Giuseppe Gelardi e Michele Comito.

Ma all’ordine del giorno erano previste anche tre proposte di legge, passate a maggioranza: il riordino dell’organizzazione turistica regionale (firmata da Graziano), le nuove disposizioni in materia di vincolo idrogeologico (presentata da Cirillo e Raso) e le modifiche alla manovra finanziaria 2012, con cui verrà prorogato al 31 dicembre 2025 il termine di fine intervento per i programmi di edilizia sociale (portato in aula da De Nisi).

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