Sono state affisse oggi - come prevede l’apposito decreto (n°25 del 12 dicembre) del Presidente del Consiglio regionale - nella Sala Verde della “Cittadella regionale” dove si voterà l’11 gennaio, le liste dei cinque collegi provinciali dei candidati al Consiglio delle Autonomie locali (Cal).

Il Consiglio delle Autonomie Locali

Istituito con la legge regionale n° 1 del 5 gennaio 2007 (“Istituzione e disciplina del Consiglio regionale delle Autonomie locali”), il Cal, con sede presso il Consiglio regionale, è l’organo rappresentativo del sistema delle autonomie locali istituito al fine di favorirne l’intervento nei processi decisionali della Regione e di attuare i princìpi di consultazione e cooperazione permanente tra Regione ed Enti locali.

Il Consiglio delle Autonomie locali esprime parere obbligatorio sulle proposte di atti all’esame del Consiglio Regionale che attengono: alla determinazione o modificazione delle competenze degli Enti locali; al riparto di competenze tra Regione ed enti locali ovvero tra Enti locali; alla istituzione di enti e agenzie regionali; al conferimento o alla delega di funzioni e delle relative risorse; alle modificazioni territoriali; alla proposta di bilancio regionale; alle proposte relative ad atti di programmazione generale; alle modifiche statutarie; alla delegificazione e semplificazione amministrativa; ad ogni altra questione che abbia ricadute sul sistema delle autonomie locali e su quanto demandato dallo Statuto e dalle leggi regionali.

Il Consiglio delle Autonomie locali può esprimere inoltre eventuali osservazioni su tutte le altre proposte depositate in Consiglio regionale.

Il voto

In realtà si sarebbe dovuto votare già da un pezzo. L’assemblea elettorale era stata infatti convocata per lo scorso 20 ottobre ma a causa dell’insufficienza di candidature si è arrivati al rinvio odierno che fissa il turno elettorale all’11 gennaio prossimo, dalle ore 9 alle ore 18, nella Sala Verde della Cittadella regionale “Jole Santelli”.

Sono cinque le liste di candidati in competizione per le province di Cosenza, Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. I sindaci saranno chiamati a eleggere ventidue membri, che assieme agli altri dieci di diritto, andranno a definire la composizione del Cal.

I membri di diritto sono i sindaci di Catanzaro (Fiorita Nicola); di Vibo Valentia (Limardo Maria); di Reggio Calabria (il facente funzioni Brunetti Paolo); di Cosenza (Caruso Francesco Alessandro); di Crotone (Voce Vincenzo); della Città Metropolitana di Reggio Calabria (il facente funzioni Versace Carmelo); il Presidente della Provincia di Catanzaro (il facente funzioni Sinopoli Fernando); il Presidente della Provincia di Cosenza (Succurro Rosaria); il Presidente della Provincia di Vibo Valentia (Solano Salvatore Eugenio) e il Presidente della Provincia di Crotone (Ferrari Sergio).

Sono state invece dichiarate inammissibili le candidature del vicesindaco f.f. del Comune di Rende, “in quando presentata in luogo del Sindaco, impedito temporaneamente”; del sindaco del Comune di Rota Greca, “per trasmissione di domande plurime”; del Presidente del Consiglio comunale del Comune di Limbadi, “per assenza nel collegio provinciale di Vibo Valentia della categoria H indicata nell’istanza”; e del Sindaco del Comune di Bova, “in quanto pervenuta fuori termine”.

Mancuso: «Ruolo sempre più decisivo»

Il presidente del Consiglio regionale auspica un'ampia partecipazione al voto, per il rinnovo dell'importante organismo consultivo in cui sarà garantita la rappresentanza alle varie articolazioni delle autonomie locali regionali, includendo, oltre agli Enti più popolosi, anche i Comuni non capoluogo, i piccoli Comuni, i Comuni montani, i Comuni minoranze linguistiche, i Presidenti dei Consigli comunali e le Unioni dei Comuni.

«Un assetto – commenta Mancuso - che consentirà al “Cal” di saldare con la Regione un proficuo rapporto di cooperazione e, non appena i nuovi componenti si saranno insediati, sono intenzionato a convocare una seduta comune con il Consiglio regionale».

D’altra parte per il presidente dell'Assemblea regionale, il ruolo e lo spazio delle autonomie locali «sono sempre più decisivi, specie in questa fase storica. Il pluralismo delle Istituzioni, vissuto con spirito di collaborazione – ha concluso Mancuso - rafforza la democrazia e la società e consente di intercettare meglio le istanze dei cittadini».

Le liste