Comincia male la stagione dei congressi per Magorno e company, il ricorso presentato da due iscritti contro la soglia di sbarramento stabilita dalla commissione per il congresso del PD calabrese, infatti, è stato accolto dalla commissione nazionale di garanzia. Ricapitoliamo i fatti.

 

Attraverso un regolamento ed esattamente all’art.4 comma B, la commissione calabrese per il congresso, aveva stabilito che una candidatura per la segreteria provinciale avrebbe dovuta essere sottoscritta dal 15% degli iscritti aventi diritto. Una norma capestro che, di fatto, avrebbe impedito alle aree minori di partecipare alla competizione interna, spianando, invece, la strada all’area maggiore costituita dall’asse Oliverio/Adamo/Magorno. Enrico Caterini e Giuseppe Terranova, due iscritti vicini all’area di Carletto Guccione, avevano impugnato la norma del regolamento di fronte alla commissione nazionale.

 

Il 27 settembre, la Commissione nazionale di garanzia dei democrat ha accolto il ricorso dei due iscritti, disponendo la cancellazione della norma del regolamento calabrese, in quanto palesamene in contrasto con le norme stabilite dalla commissione nazionale. Ancora una volta l’area facente capo al consigliere regionale Carlo Guccione, rompe le uova nel paniere ai piani dell’area maggioritaria che controlla il PD calabrese. Nel dispositivo nazionale tra ‘altro si specifica che per poter presentare una candidatura basta una percentuale stabilita tra l’1 e il 3% su base provinciale. I giochi, a questo punto, sono nuovamente aperti.


Pa.Mo.