Il piano di riequilibrio per evitare il nuovo dissesto deve fare i conti con entrate molto difficili da incassare, patrimonio non valorizzato e sprechi ricorrenti
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Houston, il Comune di Vibo ha un problema. Pure bello grosso. La lotta contro il tempo è impari, come ha avuto modo di dire ieri in consiglio comunale l’assessore al Bilancio Maria Teresa Nardo. E il rischio concreto è che Palazzo Luigi Razza faccia la fine dell’Apollo 13, con una missione fallimentare. Proprio il fallimento, il secondo, è lo spettro che da ieri aleggia in maniera ancora più pesante sul municipio.
Ma in attesa di conoscere l’esito dell’istruttoria sul Piano di rientro, gli uffici lavorano alla redazione del bilancio di previsione 2020 e del consuntivo 2019, contemporaneamente. Nell’ottica del preventivo, è stato già approvato nei giorni scorsi il Piano esecutivo di gestione provvisorio, una sorta di bozza di quello che sarà poi il bilancio vero e proprio. Dopo avere approfondito la prima parte del Peg, per capire in che direzione sta andando questa amministrazione, vediamo nella seconda parte quali misure verranno adottate per orientare l’azione politico-amministrativa dell’esecutivo Limardo nei restanti settori.
Tari, il Comune deve incassare 15 milioni
L’approvazione in consiglio comunale del Piano di riequilibrio ha introdotto anche al Comune di Vibo la tassa di soggiorno. Ma nel Peg non vi sono previsioni sul potenziale gettito, anche se sul sito istituzionale è già presente la sezione dedicata ai contribuenti. Leggermente ribassate, invece, le previsioni sull’Imu che ammonta a 2 milioni e 100mila euro per accertamenti sull’evasione degli anni precedenti, però non è indicato l’incasso previsto a fine 2020. Mentre erano quasi 4,3 milioni di euro quelli da incassare al 31.12 del 2019. Nota dolente è quella della Tari: per i rifiuti, infatti, il Comune di Vibo deve ancora incassare dai contribuenti circa 15 milioni di euro per gli anni precedenti, mentre prevede di incassarne 5,9 per il 2020 (più o meno uguale ai 6 dell’anno scorso). Dai rifiuti all’acqua, il passo è breve: previsti quasi quattro milioni per il servizio idrico 2020, da incassare oltre 5,5 per gli anni precedenti.
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Pianificazione urbana e Patrimonio
Questo è il settore probabilmente peggio gestito dell’intera amministrazione. Un settore da cui si potrebbero ottenere risorse fresche e costanti se solo fosse organizzato in maniera adeguata, gestendo gli spazi disponibili e indisponibili (lo fanno a Bari, Parma, Ferrara, Pescara: basta copiare). Ed invece si continua a navigare a vista. È il caso, ad esempio, dei fitti dei fabbricati di proprietà, dai quali l’ente deve ancora incassare 100mila euro, mentre prevede di introitarne per il 2020 appena 28mila, più 2.200 per il fitto del Valentianum alla Camera di commercio (in pratica quanto un banale negozio sul corso) e 24.500 per i locali di Palazzo Gagliardi. Palazzo Razza continua dunque a gestire gli spazi comunali in proprio sorbendosi quindi l’onere di avviare trattative, stipulare contratti di convenzione e così via, per giunta senza personale; con la conseguenza che spesso si arriva ad affidare beni simili a condizioni molto differenti.
Non si riscontrano nel Peg i fitti previsti la concessione del terminal bus da parte di Ferrovie della Calabria, mentre si continua ad inserire in bilancio la locazione di Palazzo Santa Chiara da parte del Sistema bibliotecario, mentre a seguito di una convenzione quelle somme dovrebbe versarle la Provincia. Sul fronte dell’Urbanistica, sono previsti 40mila euro per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e 30mila euro per sanzioni alle violazioni urbanistiche.
Le opere pubbliche
Opere pubbliche: in attesa di conoscere il Piano triennale che verrà varato a breve dalla giunta Limardo, si registrano finanziamenti in entrata da Regione e ministeri, tutti risalenti a progetti già presentati. Eccone alcuni: oltre quattro milioni per la riqualificazione delle periferie; 500mila euro per il progetto “La città dei bambini”; un milione per un «progetto di riqualificazione sociale e culturale», non meglio specificato; 1,8 milioni per la realizzazione della «scuola innovativa nel quartiere Moderata Durant»; un altro milione per l’adeguamento strutturale dei corpi B e D della scuola Vespucci; 3,5 milioni per la riqualificazione del molo Cortese di Vibo Marina ed oltre tre milioni per adeguamenti sismici delle scuole.
Nel Peg non manca l’ormai mitico progetto del parcheggio multipiano di piazza Spogliatore, pensato dalla prima giunta Costa oltre 15 anni fa e che di anno in anno viene riproposto, per un ammontare di 21 milioni di euro con un project financing; un milione sarebbe destinato alla riqualificazione dell’area adiacente al Valentianum ed uno e mezzo per il mercato rionale di Moderata Durant.
Continua a restare sulla carta il progetto da quattro milioni per la realizzazione del nuovo cimitero, sempre in project financing; mentre è di un milione l’importo previsto per costruire i servizi di scambio intermodale per il progetto City logistics. Sul fronte delle spese, in questo settore si registrano circa 55mila euro per la manutenzione delle scuole, 50mila per le strade comunali ed appena mille euro per i cimiteri. Nel settore Ambiente sono previsti invece due milioni per completare la rete fognante e quasi quattro per il canone dei rifiuti, oltre ad 1,2 milioni per il conferimento in discarica. Ma questo Apollo difficilmente vedrà la luna…