VIDEO | Il capogruppo dem Stefano Luciano parla di chiare responsabilità politiche dell'attuale amministrazione. A chiedere la testa del primo cittadino anche Laura Pugliese del gruppo misto: «Non ha prodotto nulla se non slogan e propaganda»
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La bocciatura del Piano di riequilibrio finanziario da parte della Corte dei Conti certifica il fallimento dell’attuale amministrazione di Vibo Valentia, che ora deve andare a casa. È quanto chiede il capogruppo consiliare del Partito democratico, Stefano Luciano, che questa mattina ha convocato una conferenza stampa per ribadire l’incapacità amministrativa della giunta guidata dal sindaco Maria Limardo che ha portato la città alla deriva.
«Ci sono responsabilità politiche chiare dell’amministrazione Limardo - ha dichiarato Luciano -, ma anche degli sponsor politici che l’hanno sostenuta e ci hanno messo la faccia, e il riferimento è al senatore Giuseppe Mangialavori. Siamo realmente stanchi di questa dis-amministrazione, di questa approssimazione e di questa incapacità di sapere risolvere i problemi di Vibo. Il problema non è di chi ha fatto il debito – dovremmo andare indietro di venti amministrazioni -, il punto è che l’amministrazione Limardo non è stata capace di risanare quel debito, nonostante durante la campagna elettorale avesse garantito a tutti i cittadini di risollevare le sorti di questa città».
Dimissioni chieste da tutto il gruppo del Partito democratico e da Laura Pugliese, del gruppo misto, ex assessore al bilancio della giunta Costa: «Tutta la giunta deve andare a casa, il sindaco prenda atto del suo fallimento nella scelta dei suoi collaboratori, un esecutivo fallimentare che non ha prodotto nulla se non in termini di slogan e propaganda».
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