Un debito che ammonterebbe a circa 1,3 milioni di euro. È la cifra resa nota dal sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, che in un lungo post diffuso sui social ha informato i cittadini sulla condizione finanziaria dell'ente, definita drammatica. Nello scritto, rivolge anche un appello alla minoranza consiliare affinché si lascino da parte polemiche e rancori e si vada uniti in un'unica direzione per scongiurare gravi conseguenze.

La lettera del sindaco

«In questi mesi abbiamo provato a mettere in campo iniziative per recuperare risorse - ha scritto il primo cittadino sulla sua pagina Facebook -, per diminuire il fondo crediti che oggi raggiunge quasi 4 milioni di euro per responsabilità anche di quei furbetti che non pagano le tasse. Quei furbetti che si allacciano abusivamente alla rete idrica e che, grazie ai controlli, stanno iniziando ad uscir fuori come funghi. Quei furbetti delle soste selvagge e dei parcheggi privati che continueremo a multare perché commettono infrazioni. Priorità assoluta è il risanamento del bilancio, che vogliamo effettuare con il coinvolgimento delle minoranze per rafforzare il protagonismo dell’intero consiglio comunale».

«Responsabilità pregresse»

«In una situazione di emergenza, dovuta a responsabilità pregresse - continua Cennamo -, è opportuno muoversi con una ottica unitaria per fronteggiare con efficacia i problemi finanziari nell’esclusivo interesse dalla comunità sociale. In questa fase devono prevalere lo spirito costruttivo e la volontà comune di imprimere una svolta nel modo di gestire le finanze comunali. Si tratta di compiere scelte coerenti e funzionali alla efficienza complessiva della macchina finanziaria comunale».

Parola d'ordine: risanare il bilancio

«La condizione necessaria per una buona amministrazione - dice con fermezza il sindaco di Cetraro - è il risanamento del bilancio. Un obiettivo politico che deve riguardare tutti coloro che vogliono attivamente contribuire a migliorare la qualità della vita nella nostra città. Il tempo delle facili polemiche deve essere messo alle nostre spalle. Dobbiamo guardare avanti con la consapevolezza che la gravità della situazione nazionale, acuita dall’emergenza Covid, deve cambiare il modo di rapportarsi con la spesa pubblica, puntando i riflettori sul dramma di tante famiglie e sulle difficoltà degli esercizi commerciali e produttivi». Ed ancora: «L’emergenza finanziaria deve essere una opportunità politica per rinnovare la via maestra del confronto, sapendo che la centralità della politica è una condizione indispensabile per uscire dalla crisi che ormai ha assunto proporzioni allarmanti».

Un debito milionario

Il debito certo da riconoscere, ad oggi, è di circa 1,3 milioni di euro. «Non è facile fronteggiarlo, nonostante gli sforzi di questi mesi - continua il primo cittadino -. Certo è che lo sforzo da compiere è politico e tecnico. Ci sono varie ipotesi da valutare e non a caso oggi, insieme al Presidente del Consiglio, all’assessore al bilancio ed ai tecnici, incontreremo le minoranze per compiere scelte oculate, lungimiranti e condivise». Poi conclude: «Deve prevalere il senso di responsabilità e devono essere bandite scorciatoie strumentali, destinate solo a creare confusione nell’opinione pubblica. È dunque il tempo della responsabilità, che richiede il cambiamento nel modo di amministrare la nostra città. Una sfida che sta davanti a noi e che vogliamo fronteggiare senza iattanza, senza presunzione, con grande apertura e trasparenza».