«Comincia per me un nuovo percorso politico». Esordisce così in una nota il consigliere dimissionario del Comune di Catanzaro Fabio Celia che ufficialmente lascia il movimento Fare per Catanzaro. La decisione arriva dopo le dimissioni rassegnate in seguito alla vicenda Gettonopoli che aveva coinvolto il Comune guidato dal sindaco Sergio Abramo.

«Sarò stato sprovveduto per qualcuno, - prosegue Celia – perché sarebbe da sprovveduti essersi assunti la responsabilità di tutelare l’immagine della propria città e dei catanzaresi tutti, di fronte ad un’esposizione mediatica nazionale mai così negativa per il capoluogo della Calabria. Ed allora lo sono uno sprovveduto, meglio esserlo. Meglio apparire sprovveduto, che smaliziato di professione. Ho sempre con orgoglio affermato che non vivo di politica, ambito nel quale riverso solo passione, perché con ossessione attratto dai valori di condivisione finalizzati alla crescita del benessere collettivo.

E da questo ho deciso di ripartire, da chi sono e da come sono. Tutto questo verrà fuori dal tempo e dalla storia, ma, di certo, so cosa adesso non sono. Non sono attaccato alla poltrona, non sono attratto da giochi di potere, perché voglio occuparmi dei problemi della città ed affrontarli assieme a tanti altri che intendono la politica come arte nobile a servizio dei cittadini.

Il movimento Fare per Catanzaro ha fatto altre evidenti scelte, che semplicemente non mi appartengono e di conseguenza io non posso più farne parte. Tuttavia, ho trascorso un’esperienza di vita intensa e ricca di soddisfazioni, seminando tanti amici oltre che compagni di viaggio. Per questo ringrazio di cuore il mio ex capogruppo Sergio Costanzo e la ex collega consigliere Cristina Rotundo, dai quali ho imparato tanto e con i quali ho condiviso molto. E ringrazio allo stesso modo tutto il gruppo ed il direttivo di Fare per Catanzaro.

Per quanto riguarda la mia personale esperienza politica, aiutato e sostenuto da tante persone che quotidianamente sono con me in questo percorso iniziato da qualche anno, confermo senza esitazioni che proseguirà con le stesse identiche convinzioni e speranze che ci hanno condotto fin qui. La storia insegna, per quanto la politica oggi più che mai sia lontana dai cittadini, incapaci di riconoscersi nel caos di questi tempi, che la speranza non deve mai morire. Dobbiamo continuare a credere che i problemi dei catanzaresi possono e devono essere risolti. Dobbiamo continuare a sognare, senza mai arrenderci. Solo così Catanzaro potrà un giorno essere nota per quanto sia stata capace di cambiare liberandosi di una prigione che per decenni l’ha tenuta schiava della mediocrità. Questa per noi – conclude Celia – non è solo una speranza, ma è, e sarà per sempre, la nostra unica missione».