La tanto auspicata rimonta alla fine non c’è stata; anzi, la coalizione di centrosinistra nel turno di ballottaggio che la opponeva al centrodestra nel capoluogo di regione ha finito per perdere qualche pezzo per strada. La speranza nei giorni antecedenti al voto era, infatti, tutta riposta nel lavoro che le liste, e quindi i candidati consiglieri, sarebbero stati capaci di svolgere sul territorio recuperando il gap accumulato nella fase del primo turno, e cristallizzatosi in ben 13 punti percentuali, tra le preferenze accordate all’aspirante sindaco Vincenzo Ciconte e il consenso riscosso dalle liste. I dati del ballottaggio attestano, al contrario, una perdita secca per il centrosinistra di ben 4mila voti rispetto al primo turno passando da 16.453 a 12.148. Il sindaco Sergio Abramo, che nelle urne è riuscito a trovare la riconferma, ha mantenuto inalterato il bottino accumulato nella prima fase raggranellando un surplus di 900 voti: da 21.963 a 21.055.

 

Fuoco amico. Nelle ore immediatamente successive alla cocente sconfitta l’esponente del Pd Vincenzo Ciconte non ha esitato a parlare di fuoco amico, alludendo alla possibilità che tra le fila della coalizione di centrosinistra fosse annidato qualche franco tiratore, il quale anziché impegnarsi alla ricerca di consensi pro Ciconte ha invece giocato ad affossare il proprio candidato. E sebbene dai numeri pare non possa evincersi un concreto spostamento di voti a favore del centrodestra, il sensibile calo di consensi altro non racconta se non il disimpegno delle liste nate a supporto della candidatura di Ciconte che sulla carta potevano vantare un potenziale di ben 23mila voti, nei fatti rimasto però inespresso.

 

Partite aperte. Dopo la notte di festeggiamenti, nell’opposto schieramento di centrodestra adesso si apre la partita della composizione della squadra di governo. La parte del leone nella futura giunta guidata da Sergio Abramo la reciteranno certamente Forza Italia, forte di un consenso di 5mila voti, e Catanzaro da Vivere che si è attestato poco sotto quella soglia: 4.700. Proprio il movimento ispirato dal senatore Ap Piero Aiello potrebbe rivendicare per il proprio delfino, il giovane Marco Polimeni, la poltrona di presidente del Consiglio comunale. Mentre con buone probabilità a Forza Italia verrà assegnato la delega di vicesindaco.

 

Luana Costa