«I medici calabresi? Giusto che guadagnino meno degli altri». Stanno facendo molto discutere le dichiarazioni di Susanna Ceccardi, sindaca leghista di Cascina, Comune in provincia di Pisa, che intervenendo al programma Agorà, su Rai Tre, ha così commentato una ricerca che evidenzia le profonde differenze di stipendio tra i camici bianchi che lavorano negli ospedali del Nord e quelli del Sud. A guidare la classifica l’Emilia Romagna, con uno stipendio annuo di 127mila euro. Ultima in classifica la Calabria, dove i medici guadagnano “appena” 81mila euro, su una media nazionale di circa 102mila euro.

 

 

«Ho visto i dati della differenza degli stipendi tra i medici calabresi e i medici dell’Emilia Romagna - ha detto la sindaca del partito di Salvini -. Ci saremmo tutti stupiti negativamente se gli stipendi dei medici calabresi fossero stati più alti di quelli dell’Emilia Romagna. Menomale che non è così». Affermazioni che hanno scatenato forti reazioni tra gli ospiti che partecipavano al talk. A nulla sono servite neppure le obiezioni della conduttrice, Serena Bortone. Ceccardi ha insistito: «Non ce l’ho col medico calabrese. Ci sono tanti medici calabresi che lavorano in strutture di eccellenza magari in tutta Italia e in tutto il mondo che vengono pagati di più, ma la sanità calabrese non è proprio un’eccellenza in Italia, non veniamo a fare i buonisti».