Cdm a Reggio, per Orlandino Greco «ennesima passerella»

Il consigliere regionale critico nei confronti del Decreto Calabria: «Ricco di slogan e povero di contenuti»

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19 aprile 2019
08:38
Il consigliere regionale Greco
Il consigliere regionale Greco

«Il consiglio dei ministri che ha bloccato per una giornata la città di Reggio, durato circa 40 minuti, non si sa con quali costi diretti e indiretti, ha partorito l’ennesimo decreto sulla sanità ricco di slogan e povero di contenuti che non affronta in alcun modo i problemi reali del comparto sanitario». Ne è convinto il consigliere regionale Orlandino Greco nell’analizzare il documento che prevede:

 


«1) I poteri di nomina e revoca dei direttori generali, in capo al Commissario Ad Acta ( Erano già previsti dalla legislazione vigente );

 

2) La verifica  periodica dell'attività dei direttori generali (che rientra già, per legge ordinaria, nei poteri del Commissario Ad Acta) ;

 

3) L'ammodernamento edilizio e tecnologico delle reti ospedaliera, territoriale e dell'emergenza /urgenza senza la previsione di copertura finanziaria  (che non puo' essere demandata ad un DPCM, ma va previsto con fondi certi e fruibili);

 

4) L'acquisto tramite Consip o centrali di committenza su altre regioni (violando la legge regionale che ha istituito la stazione unica appaltante regionale SUA);

 

5) non prevede deroghe in materia di blocco del turnover, scattato ai sensi dell’articolo.1, c.174 e 180, e della legge n.311/2004».

 

«In poche parole l’ennesima passerella istituzionale che ci saremmo volentieri risparmiati», conclude Greco.

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