La candidatura e l'eventuale elezione del sindaco Sergio Abramo produrrebbe il commissariamento e l'azzeramento del Consiglio, uno scenario al momento sconsigliabile all'interno del centrodestra
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Sarebbero stati in molti a chiedere una diretta discesa in campo all’ex senatore Piero Aiello in vista delle imminenti elezioni regionali. E fra questi vi sarebbe anche l’attuale consigliere regionale Domenico Tallini che al Comune di Catanzaro ha stretto un patto d’acciaio con il movimento Catanzaro da Vivere, all’ex senatore direttamente riconducibile. L’obiettivo è lavorare alla presa della Cittadella a mani libere senza produrre troppi scossoni interni all’attuale maggioranza di centrodestra che governa la città capoluogo e avendo di mira la sola riconferma dei consiglieri uscenti dopo il deludente risultato conseguito alle elezioni politiche.
All’interno di Forza Italia le acque sono agitate e si cerca di evitare controproducenti fughe in avanti lavorando per ora a riottenere una centralità, da tempo smarrita, per il capoluogo dopo aver subito due giunte regionali, la prima a trazione Scopelliti e la seconda Oliverio. Questa la ragione che aveva spinto il primo cittadino verso un’autocandidatura ma la partita delle regionali sembra essere legata a filo doppio agli equilibri interni al Consiglio comunale di Catanzaro, dove il consigliere regionale Domenico Tallini è riuscito a piazzare una numerosa pattuglia di rappresentanti affermandosi come primo partito in città e consolidando un enorme potere contrattuale a Palazzo De Nobili. La candidatura e l’eventuale elezione di Sergio Abramo porterebbe inevitabilmente a rimescolare le carte anche al Comune, conducendo verso un inevitabile commissariamento e azzeramento del Consiglio comunale che al momento appare sconsigliabile.
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Lo scenario più favorevole sarebbe al contrario quello di giocare a bocce ferme a livello locale puntando a riconfermare tra gli scranni di Palazzo Campanella gli aspiranti deputati che lo scorso marzo non sono riusciti a superare la prova del voto. Tra questi vi sarebbero, appunto, lo stesso consigliere regionale Domenico Tallini e Sinibaldo Esposito. Dovranno saltare il turno, invece, i delfini dei rispettivi leader politici – Marco Polimeni e Ivan Cardamone – che pur non nascondendo le personali ambizioni al momento possono aspirare solo al post-Abramo.
Luana Costa