Dopo aver avocato a sé le deleghe degli assessori che hanno annunciato di dimettersi, il primo cittadino Sergio Abramo valuta un rimpasto di Giunta
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Il sindaco Abramo risponde con un rimpasto di Giunta al documento di sfiducia firmato da cinque assessori e dieci consiglieri comunali di Forza Italia dopo gli sviluppi mediatici dell’inchiesta “Gettonopoli” della Procura sulle presunte riunioni “fantasma” delle commissioni consiliari. Documento nel quale venivano annunciate le dimissioni in massa dei rappresentanti azzurri nell’amministrazione di Palazzo De Nobili, ma che in realtà sono state finora formalizzate dal solo assessore all’urbanistica Modestina Migliaccio.
Venuto meno il rapporto fiduciario il sindaco non ha potuto che avocare a sé le deleghe dei forzisti, ma da qui a poche ore dovrebbe arrivare l’azzeramento dell’intera giunta. È evidente che Abramo, dopo la rottura con il maggiore azionista di Forza Italia, il coordinatore provinciale Mimmo Tallini appena riconfermato a Palazzo Campanella, per portare a termine il proprio mandato dovrà trovare una maggioranza alternativa.
Nuovi equilibri dopo le regionali
I numeri in Consiglio sono dalla sua parte, ma con la formazione di una nuova maggioranza diventa inevitabile un riequilibrio della squadra di giunta. Sulle sorti di Palazzo De Nobili pesano i nuovi equilibri nel centrodestra venuti fuori dalle elezioni regionali, con Abramo che ha condotto con successo la paziente operazione di avvicinamento alla Lega di Salvini, facendo eleggere il suo candidato Filippo Mancuso, e che ha rafforzato l’asse con il gruppo di Piero Aiello e Baldo Esposito, con quest’ultimo che ha sbancato il collegio con oltre 10 mila voti, mantenendo la leadership elettorale anche in città e vincendo la sfida diretta contro Tallini.
Nei prossimi giorni si giocherà la partita della definizione della nuova giunta regionale, ma dalla resa dei conti non saranno tenute fuori le sorti di Comune e Provincia.