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Oltre tre ore intense di dibattitto per decidere le modalità con cui procedere alla discussione dei 17 emendamenti presentati dai gruppi di minoranza all’assestamento di bilancio. È l’estrema sintesi del Consiglio comunale di Catanzaro convocato questa mattina per discutere la riallocazione di risorse nei diversi capitoli di bilancio ma conclusa dopo un’estenuante tira e molla con l’abbandono dell’aula da parte dei gruppi di minoranza e con l’approvazione dell’unico punto all’ordine del giorno da parte della maggioranza di centrodestra.
Il casus belli
Le opposizioni avevano presentato all’ufficio di presidenza ben 17 emendamenti riguardanti per la maggior parte interventi urgenti di manutenzione ma già nel corso della conferenza dei capigruppi si era stabilito a maggioranza, ma non all’unanimità, di raggruppare gli emendamenti in aree tematiche procedendo con singole votazioni. A questa scelta si è opposta la minoranza chiedendo al presidente del Consiglio di discutere singolarmente ogni emendamento. All’ennesimo appello provenuto da parte dei banchi della minoranza, la maggioranza ha chiesto la sospensione dei lavori e al rientro è stato proposto di mettere ai voti entrambi le modalità: discutere ogni singolo emendamento o procedere per blocchi tematici. La votazione ha dato come esito scontato la discussione per aree tematiche votata in blocco dalla maggioranza. A questo punto la minoranza ha deciso di abbandonare l’aula e i consiglieri del centrodestra dopo aver bocciato tutti i 17 emendamenti hanno approvato l’assestamento di bilancio. In particolare, la proposta di deliberazione stanziava somme per il finanziamento della stagione teatrale del Politeama, per l’acquisto delle luminarie natalizie mentre altre risorse erano destinate a finanziare il settore Politiche sociali e la Cultura per gli eventi natalizi.
Il bavaglio alle minoranze
Dopo aver lasciato l’aula i consiglieri di minoranza hanno convocato una conferenza stampa per denunciare quanto avvenuto in seno al Consiglio. In particolare è stata fortemente criticata l’imposizione della linea della maggioranza tesa ad evitare il confronto e a mettere il bavaglio ai gruppi di minoranza.
Luana Costa