VIDEO | Dopo il sit in di protesta dei coltivatori che tifano per l'Indicazione geografica protetta, parla l’assessore all’Agricoltura che mette la parola fine alla querelle. Glissa invece su una sua probabile candidatura alle prossime elezioni
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«Pensare che l’assessore all’agricoltura e il presidente della Regione possano essere contro la provincia di Reggio Calabria, contro il prodotto Bergamotto che è un marcatore identitario per l'intera nostra regione, credo che sia un errore madornale». Così l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, risponde ai microfoni del nostro network in merito alla querelle innescata tra il Consorzio del Bergamotto e il Comitato dei produttori sull’attribuzione del marchio Dop o Igp all’oro verde di Reggio Calabria.
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Proprio ieri del resto, i coltivatori hanno dato vita ad un sit in pacifico difronte l’ingresso del Consiglio regionale, rivendicando le loro ragioni e puntando l’indice contro il Consorzio e la Regione, rea di aver ritirato il parere positivo all’istituzione dell’Igp.
«Vorremmo capire il motivo perché l’Igp sembra sia diventato di peso a tutti – è il grido di dolore dei produttori. Siamo ormai alla fase conclusiva e pretendiamo che la Regione mantenga l’impegno che ha assunto. Non riusciamo a capire il perché di questa marcia indietro e vogliamo capire cosa c’è sotto».
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Parole che rendono plastico il braccio di ferro in atto tra Consorzio e Comitato, sul quale però è proprio Gallo ad esprimersi in maniera forse definitiva: «C’è stata preoccupazione anche a livello ministeriale per il fatto che ci fossero due proposte, una per la Dop e una per l’Igp, e questa preoccupazione è stata espressa nei confronti del presidente della Regione che ha ritenuto di dover convocare un incontro. Fra le due tutele si è ritenuto che la tutela più forte, ed è così ed è in re ipsa, sia la Dop, per cui in questa fase anche per invitare le parti ad un ragionamento si è deciso di puntare su questa tutela».
Dunque l’assessorato e la Regione non faranno un passo indietro rispetto alla strategia scelta, che porta dritto alla Dop, ma il titolare della delega all’agricoltura non sembra sbattere la porta: «Nulla di perduto, nulla di rallentato. Io sono convinto che il presidente Occhiuto per come si è impegnato nel giro di qualche mese riuscirà ad ottenere la tutela per il bergamotto». Un orizzonte che a quanto pare è stato fissato nei prossimi sei mesi.
D’altra parte, ha confidato lo stesso Gallo, la scelta della Regione è dettata anche dal rischio che le frizioni tra Consorzio e Comitato finiscano in tribunale con conseguente blocco di entrambe le procedure che sarebbero state legate ai tempi non proprio celeri della giustizia italiana, rischiando di mettere in crisi anche Bruxelles.
Una determinazione e una sicurezza sull’argomento che diventa cautela quando all’assessore domandiamo se nei suoi impegni futuri c’è anche l’Europa.
«In questo momento ci sono dei ragionamenti in atto – ha dichiarato Gallo -. Non è fra le mie aspirazioni candidarmi al Parlamento europeo, però naturalmente ne ragioniamo insieme al coordinatore regionale Cannizzaro, al presidente della regione, insieme agli altri colleghi anche di gruppo consiliare e parlamentari, e poi tireremo le somme»