Per il commissario provinciale della Lega Crotone «i rincari di energia elettrica e gas, ma anche i costi delle materie prime, rischiano di paralizzare il comparto agroalimentare»
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«È necessario intervenire con urgenza per mettere un freno ai continui e costanti rincari dei prezzi pagati dagli agricoltori, con aumenti record per le tariffe energetiche che vanno dal +40% del gas al +50% del gasolio e dell’elettricità». È quanto dichiara, in una nota, Cataldo Calabretta, commissario provinciale della Lega e sub commissario regionale del partito, ricordando che «la filiera agroalimentare è il primo settore economico della provincia crotonese e della nostra regione».
«Secondo il dato dell'ultimo censimento dell'Istat – osserva Calabretta - in Calabria risultano attive 137.790 aziende agricole, che impiegano oltre 69 mila addetti. Si registrano inoltre 569 agriturismi e 32.000 aziende con Partita Iva. I prezzi che continuano a lievitare in questo modo mettono a rischio la ripresa dell’economia e l’occupazione».
Calabretta conosce bene la situazione: «La mia famiglia ha un'impresa agricola, frutto di tanti sacrifici fatti, e comprendo perfettamente che i rincari di energia elettrica e gas, ma anche i costi delle materie prime, rischiano di paralizzare il comparto agroalimentare. La chiusura per molte piccole e medie imprese diventerà inevitabile».
L’esponente leghista ritiene che bisogna «prevenire il rischio di compromettere in breve tempo gli importanti risultati conseguiti dalle nostre produzioni identitarie crotonesi, dai vini cirotani ai prodotti caseari».
«Mi appello – conclude - al senso di responsabilità da parte del Governo, che faccia un ulteriore sforzo economico e che intervenga positivamente sul caro bollette frenando concretamente gli aumenti».