Prosegue lo scontro istituzionale a palazzo Campanella sulle presidenze delle Commissioni permanenti. Dopo la Conferenza dei capigruppo la minoranza è nuovamente sull’Aventino.

«Avevamo creduto che il tempo portasse consiglio ma, chiaramente, la maggioranza non ha alcuna intenzione di recedere rispetto ai propri errori. Avevamo salutato con favore la decisione del Presidente Tallini di recepire il nostro ricorso-diffida in relazione all’ultima seduta di Consiglio regionale; avevamo accolto con fiducia la convocazione dello stesso presidente Tallini di una Conferenza dei Capigruppo per porre rimedio all’azione di una maggioranza che, senza la partecipazione e il voto della minoranza, si è appropriata della presidenza di 8 commissioni consiliari su 8. Evidentemente, la nostra fiducia è stata mal riposta». È quanto dichiarano in un comunicato congiunto i capigruppo della minoranza Bevacqua, Callipo, Aieta e Pitaro.

«Nella Conferenza dei Capigruppo appena terminata, la maggioranza ha proposto, per la prossima seduta consiliare, semplicemente l’elezione delle vice presidenze di commissione: quasi come se nulla fosse accaduto e bastasse qualche briciola a tacitare gli animi. Noi non chiediamo briciole o postazioni: noi pretendiamo che venga sanato un vulnus democratico senza precedenti. L’elezione delle Commissioni deve essere ripetuta con la presenza in Aula della minoranza e la Commissione di Vigilanza deve essere appannaggio della minoranza, perché controllato e controllore non possono coincidere. Non ci sono altri modi per ristabilire l’agibilità istituzionale dell’Assemblea Legislativa. Valuteremo nelle prossime ore l’opportunità di coinvolgere il Ministero degli Affari Regionali attraverso un’istanza intesa a richiedere l’applicazione corretta delle procedure poste a garanzia della democrazia interna del Consiglio regionale calabrese».