Nessuna accentuazione di scontri né cadute di democrazia. Il presidente della Regione Mario Oliverio rispedisce al mittente le accuse di fomentare uno scontro istituzionale in riferimento al processo di accorpamento delle Camere di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.

 

Il dipartimento Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali ha comunicato lo scorso martedì con propria nota che l'insediamento del consiglio camerale della Camera di Commercio di Catanzaro deve ritenersi non esistente e comunque illegittimo. Ciò perché il Ministero delle Sviluppo Economico con nota n.522509 del 28 novembre 2017 ha a sua volta comunicato alla Regione Calabria e alla Camera di Commercio di Catanzaro che l'eventuale insediamento della Camera di Commercio di Catanzaro, “previsto per il giorno 28 novembre non appare legittimato alla luce delle disposizione normative di cui al Decreto 8 agosto 2017, in quanto le procedure di rinnovo dovevano ritenersi interrotte alla data dell'entrata in vigore del sopracitato decreto”.

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Il Mise ha inoltre comunicato alla Regione, lo scorso 1 dicembre, che non bastava la convocazione della Regione per legittimare la nascita del Consiglio camerale, e che quindi “il procedimento deve essere interrotto” e ha altresì sottolineato come “l’insediamento del Consiglio della Camera di Commercio di Catanzaro, dopo la data del 19 settembre 2017, non possa considerarsi legittimo”.

 

l.c.