Cambio della guardia, ieri, in Regione. Nella nuova cittadella regionale, quasi ultimata, la Presidente ff, Antonella Stasi, e la giunta uscente di centrodestra, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare il lavoro svolto nella legislatura appena terminata. In prima fila accanto alla Stasi, gli assessori Domenico Tallini, Demetrio Arena, Nazzareno Salerno e Francesco Pugliano. Tra il pubblico non poteva mancare Giuseppe Scopelliti che, però non è intervenuto, ha preferito lasciare la parola ai suoi fedelissimi.


“La nostra Amministrazione - ha detto la presidente facente funzioni - ha raggiunto moltissimi obiettivi e se dovessimo darle un voto sarebbe un otto più. Solo nel settore dei Lavori pubblici, per esempio, abbiamo investito due miliardi di euro”. “Avremmo potuto tenere questa conferenza stampa - ha continuato - prima delle elezioni regionali, presentando ai calabresi quello che la futura Giunta eredita, ma abbiamo preferito non interferire con la campagna elettorale. Quello che ci auguriamo è che il prossimo presidente non vanifichi gli sforzi fatti e continui il lavoro che abbiamo compiuto fino ad oggi”. Il discorso della Stasi si è poi soffermato su due argomenti molto gettonato nella campagna elettorale appena terminata, la sanità e il porto di Gioia Tauro. “Mi preme sottolineare - ha aggiunto la presidente uscente - che gli obiettivi raggiunti nella Sanità, che abbiamo ereditato con un debito miliardario, sono tutti merito della Giunta Scopelliti, dal pareggio di bilancio allo sblocco del turn-over, ma anche alla crescita dei punteggi dei Livelli essenziali di assistenza. Le passerelle dei vari ministri che hanno cercato di prendersi il merito di altri sono state inutili. Così come la questione Gioia Tauro. La Zes, sulla quale come Giunta abbiamo lavorato, è un problema politico del Governo centrale, che non vuole investire nella Calabria perché la Zes a Gioia Tauro potrebbe interferire e dar fastidio ad altri porti, modificando la geografia internazionale del traffico merci. In questo dovranno essere lungimiranti i nostri successori, che hanno la fortuna d’avere un esecutivo centrale che li sostiene, o dovrebbe sostenerli”.


E poi la volta di Mario Caligiuri, assessore alla Cultura. “L'operato di Scopelliti - ha dichiarato l’assessore uscente - è e sarà sotto gli occhi di tutti. Il successo di ogni assessorato, come il mio alla Cultura, è dovuto al suo indirizzo chiaro”. Anche Demetrio Arena non manca di elencare i risultati ottenuti dal suo assessorato. «Il mio assessorato - ha spiegato l' assessore uscente alle Attività produttive - ha concentrato gli sforzi per facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese. Ha abolito le Asi, le aree per lo sviluppo industriale, che erano inutili, risparmiando per il settore circa un milione e mezzo di euro».

 

Secondo l’assessore Tallini, «le dimissioni di Giuseppe Scopelliti sono state un errore. Se lui non si fosse dimesso - ha aggiunto - avremmo potuto presentare ai calabresi il nostro operato evitando analisi strumentalizzate e sbagliate». L’assessore Salerno, che ha avuto la delega al Lavoro, ha analizzato le problematiche del suo settore, rimarcando come «tutti i problemi nell’ambito lavorativo dei calabresi sono frutto di politiche sbagliate del passato. Noi abbiamo solo cercato di risolvere questioni annose, in molti casi riuscendoci, ed in altri, quando la soluzione dipendeva dal Ministero dell’Economia come per gli Lsu e Lpu, alzando le mani».


Lodevole, secondo l’assessore Pugliano il lavoro svolto in merito alle questioni legate all’ambiente. "Sulle questioni dell’ambiente – dichiara Pugliano - la Giunta Scopelliti ha prodotto molti fatti. Prima c'erano stati solo parole e studi".


La Stasi conclude con una battura sulla sconfitta del centrodestra alle ultime elezioni regionali. “Non mi inoltro - ha detto - in analisi politiche, che non mi appartengono. Ciò che penso, però, è che nel centrodestra sia mancato un vero leader”.