Sono numerose le personalità e gli intellettuali che, da tempo, anche in Italia si vanno pronunciando sulla opportunità che il Parlamento ed il Governo pervengano a questa decisione.


Pronunciamenti autorevoli sono pervenuti da Umberto Veronesi e, recentemente, da Roberto Saviano che ha pubblicato su “Repubblica” le ragioni della giustezza della scelta anche al fine di contrastare gli affari della mafia a livello nazionale ed internazionale.


Nella sua ultima relazione annuale la Direzione Nazionale Antimafia ha denunciato esplicitamente “il totale fallimento dell’azione repressiva e la letterale impossibilità di reprimere meglio e di più la diffusione dei cannabinoidi”.


Per questo la DNA propone “politiche di depenalizzazione” che potrebbero essere efficaci per ridurre il carico giudiziario e per prosciugare un mercato che è, in grande parte, appannaggio di associazioni criminali agguerrite.


Significativo, a questo proposito, è il numero di adesioni registrato sul tweet di Enza Bruno Bossio “con legalizzazione #cannabis si colpisce il mercato illegale controllato dalla mafia, in particolare dalla ndrangheta”.


L’impegno proposto dal sen. Della Vedova è quello di affidare all’intergruppo parlamentare il compito di redigere e presentare un disegno di legge da sottoporre all’attenzione ed all’approvazione delle Camere entro questa legislatura.