Due anni e mezzo fa i tempi per costruire un campo largo non erano maturi in Calabria. È quanto sostiene Mimmo Bevacqua, capogruppo regionale del Pd, ospite delle interviste di Cosenza Channel. «I tempi non erano maturi perché il Pd - spiega Bevacqua - è arrivato lungo nella scelta del candidato presidente, perché la coalizione era divisa in mille pezzi e anche perchè «il M5s non aveva la maturità politica che ha oggi, ma era ancora permeato di populismo. Ora la situazione è cambiata perché da tempo stiamo dialogando per costruire un'alternativa a questo centrodestra, perché il M5s ha un gruppo regionale competente e soprattutto ha una coordinatrice regionale attenta e preparata come Anna Laura Orrico con cui stiamo dialogando molto». Se a questo aggiungiamo l’entusiasmo che ha regalato la vittoria in Sardegna appare chiaro che il momento è ora. D’altronde la scesa in Abruzzo, dove si vota il 10 marzo, di tutti i leader di centrosinistra dimostra per Bevacqua che la strada è tracciata.

Il capogruppo dice di esserne consapevole e di stare lavorando allo scopo insieme agli altri capigruppo di opposizione. Cita l’iniziativa organizzata a Lamezia Terme dalle opposizioni in maniera congiunta, ma soprattutto la grande attività che si sta facendo sui territori. Fra queste Bevacqua tiene particolarmente a quella sull’autonomia differenziata che ha visto come ospite principale la capogruppo Chiara Braga. «A quella manifestazione - rivendica - hanno partecipato oltre 60 sindaci e amministratori locali. Guardi ho letto un'intervista di Bersani a La Stampa dove l’ex segretario richiamava l’esigenza di ripartire dai bar. Ecco credo che in Calabria dobbiamo partire dai territori, parlare di più con la gente. Per le candidature c’è tempo perché tre anni in politica sono davvero tanti. Dico però che si illude chi pensa di condizionare i processi dal chiuso delle sue stanze attraverso le solite alchimie politiche. La politica è cambiata, la società è cambiata e chiede credibilità e dialogo con i territori».

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L’ultimo passaggio è dedicato al famoso “Libro bianco” che hanno prodotto le opposizioni. Bevacqua spiega che verrà presentato ai calabresi nei prossimi mesi e che contiene non solo il lavoro svolto dal gruppo in consiglio regionale, ma - attraverso di esso - anche la visione che ha il Pd sulla Calabria.

Se poi c’è una cosa che veramente viene contestata al presidente Occhiuto è quella che Bevacqua definisce “arroganza istituzionale”. «Presentare nove leggi onibus in due anni e mezzo significa mortificare il ruolo, non solo delle opposizioni, ma di tutto il consiglio regionale. Poi di fronte alla potenza comunicativa di Occhiuto non possiamo fare altro che presentare il nostro lavoro. Il presidente continua a produrre video e slogan dove dice che va tutto bene, ma se ci chiediamo cosa è cambiato nella sanità, nei trasporti, in qualsiasi indice macroeconomico la risposta è una sola: nulla. Questi sono i temi che interessano i calabresi e su questi incalzeremo Occhiuto».