«L’incontro si è svolto in un clima di unità di intenti e di massima cordialità e collaborazione. Fratelli d’Italia e Forza Italia si presenteranno uniti, con le altre forze della coalizione, alle prossime consultazioni con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e sono al lavoro per dare il più presto possibile all’Italia un Governo forte, coeso e di alto profilo che si metta subito al lavoro per affrontare le urgenze. Meloni e Berlusconi hanno fatto il punto sui dossier economici più urgenti, a partire dal caro energia, tema che, tra l’altro, sarà al centro del prossimo Consiglio europeo». Questo il testo della nota congiunta che Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno diffuso dopo l'incontro di questo pomeriggio nella sede romana di Fdi.

Silvio Berlusconi è arrivato con quasi 40 minuti di ritardo in via della Scrofa, dove c’è la sede nazionale di Fratelli d’Italia, per incontrare Giorgia Meloni. Quaranta minuti in più rispetto all’orario fissato, le 16, che sono apparsi un po’ troppi ai numerosissimi giornalisti assiepati lungo i marciapiedi, con la sede stradale presidiata e tenuta libera dalle forze dell’ordine.

Una selva di telecamere e microfoni per accogliere anche Ignazio La Russa, che però ha raggiunto via della Scrofa a piedi. Proprio sulla sua elezione a presidente del Senato, si è consumato lo scontro tra Berlusconi e Meloni, tramutatosi in una frattura personale dopo che l’obiettivo di un fotografo ha immortalato un foglio sul quale il Cavaliere, riferendosi alla Meloni, aveva elencato i suoi “difetti”: «Supponente, prepotente, arrogante, offensiva». Un fuoco di fila al quale, Meloni, incalzata dai cronisti per un commento, ha aggiunto: «Non sono ricattabile». A questo punto la crisi nel centrodestra ha raggiunto il suo apice, tanto da far ipotizzare che Forza Italia potesse addirittura presentarsi da sola al Quirinale per le consultazioni sul nuovo governo, piuttosto che, come è prassi, insieme agli alleanti della coalizione che ha vinto le elezioni.

Poi, nelle ultime 48 ore, il lavoro dei pontieri, tra cui Gianni Letta, ha prodotto l’organizzazione di un incontro risolutore. Il fatto che Berlusconi abbia accettato di incontrare Meloni nella sede di Fdi e non in una delle sue residenze, era già un segno di buona volontà. Non proprio delle scuse vere e proprie, ma qualcosa che c’assomiglia.

Il Cavaliere è arrivato in macchina alla sede romana di Fratelli d'Italia. L’auto si è infilata nell’androne del palazzo dove ad accoglierlo c’era la leader di Fratelli d’Italia. Una stretta di mano per rompere il ghiaccio e poi di due hanno raggiunto gli uffici del partito per il faccia a faccia.

Occhiuto: «Figuriamoci se Berlusconi vuole spaccare il centrodestra. Non esiste»

«Mi aspetto che si chiariscano», ha dichiarato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ai microfoni di Sky Tg24 pochi minuti prima che i due si incontrassero. «Le difficoltà che ci sono state spero che vengano superate, Berlusconi mi pare abbia tutte le intenzioni di farlo e credo che anche Giorgia Meloni sia sulla stessa linea. Come accade spesso nel centrodestra i problemi si risolvono presto».

«Berlusconi è il padre del centrodestra, è lui il fondatore già da quando coinvolse Bossi e Fini, figuriamoci se può essere lui a romperlo. Non esiste. Si comporta solo come un padre che vuole e merita rispetto dai suoi figli politici. Lui vuole che il centrodestra governi il paese e dimostri di saperlo governare», ha concluso Occhiuto.