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“E’ chiaro che Renzi sia livello governativo che di partito ha stravolto il quadro, rovesciato il tavolo e per me questo significa rivoluzionare”. Sebastiano Barbanti, deputato del Partito Democratico, entrato a Montecitorio con il movimento Cinque Stelle, non si è mai posto l’interrogativo se lasciare il partito o meno, e mantiene intatto anche il giudizio dato sull’ex premier al momento del suo passaggio all’interno dei Dem.
”Renzi ha scalato il partito – dice a LaCNews24 - ha sostituito una catena di comando. Abbiamo preso un Paese con un pil negativo e che ora, seppur di poco, è in crescita. Il tanto criticato Jobs Act ha fatto 900 mila posti di lavoro. C’è stata una ripresa della produzione industriale, solo a dicembre del sei per cento. Questi sono fatti”.
Una delle colpe che Barbanti gli riconosce è però quella di avere personalizzato la campagna referendaria, ma di averlo fatto in buona fede e ammette che qualche apertura in più sulla scuola sarebbe stata ben accetta.
Per quanto riguarda la scissione il deputato preferisce parlare di una fuoriuscita e spiega che tutti tentativi per mantenere dentro la minoranza sono stati fatti.
“Ora inizia la fase più bella, quella del congresso – spiega - ritorneremo a parlare di idee, tematiche, progetti ed idee e daremo di nuovo una prova di democrazia. Sono momenti che portano a riparlare con la base e con i cittadini”.
Tiziana Bagnato