Per il presidente della Regione «la norma andava approfondita e la discussione doveva svolgersi in maniera serena». Non hanno partecipato al voto Mangialavori, Arruzzolo e Cannizzaro
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«Un errore del centrodestra nazionale»: definisce così il presidente della Regione Roberto Occhiuto il ddl sull'Autonomia differenziata che questa notte è stato approvato in via definitiva dalla Camera.
Il provvedimento | L’autonomia differenziata è legge: disco verde dalla Camera con 172 voti favorevoli e 99 contrari
«Il testo del disegno di legge è certamente migliorato - grazie soprattutto al lavoro dei ministri di Forza Italia e del segretario nazionale, Antonio Tajani - rispetto a quello proposto mesi fa dal ministro Calderoli.
Per le materie più importanti non si potranno ratificare intese tra Stato e Regioni senza prima aver quantificato e finanziato i livelli essenziali delle prestazioni».
Per Occhiuto «proprio per questa ragione è poco comprensibile il metodo usato per votare a tappe forzate - rifiutando possibili ulteriori migliorie - questo provvedimento: così facendo il ddl è sembrato una bandierina di una singola forza politica, in un clima che ha rappresentato questa norma come divisiva in Parlamento e nel Paese.
Non so se i minimi vantaggi elettorali che il centrodestra avrà al Nord, dove presumibilmente i cittadini prima dell’autonomia avrebbero preferito avere meno tasse e meno burocrazia, compenseranno la contrarietà e le preoccupazioni che gli elettori di centrodestra hanno al Sud».
«Questa norma - prosegue il presidente della Regione - andava maggiormente approfondita e la discussione doveva svolgersi in modo sereno: avremmo così avuto l’opportunità di spiegarla meglio nelle Regioni meridionali.
Comprendo le ragioni dei deputati calabresi di Forza Italia - Francesco Cannizzaro, Giuseppe Mangialavori e Giovanni Arruzzolo - che hanno deciso di non votare questa legge. È stata una loro scelta, che ho condiviso.
Temo che il centrodestra nazionale abbia commesso un errore, del quale presto se ne renderà conto».