La senatrice in risposta al dissenso manifestato dall’esponente forzista: «Il ddl Calderoli significa occasione di crescita e sviluppo. Chi si oppone lo fa per paura di non essere all’altezza del compito»
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«Non so quali siano i motivi che spingono la presidente di Anci Calabria, Rosaria Succurro, a ergersi a capo della mobilitazione dei Comuni contro il ddl Calderoli, ma sento di doverla invitare a capire meglio il disegno di legge contro il quale si sta schierando, in contrapposizione anche al suo stesso partito, e per questo la invito a incontrarci per discuterne». Lo afferma la senatrice leghista Tilde Minasi in risposta alla Succurro, promotrice di un’iniziativa con la quale si intende esprimere dissenso sulla riforma relativa all’autonomia differenziata appena approvata in Senato.
«Dispiace molto – aggiunge Minasi nella nota stampa- vedere un’esponente della maggioranza, che ha votato convintamente in Parlamento la riforma sull’autonomia differenziata, contrapporsi a questa importante scelta e cavalcare l’onda della disinformazione, offrendo spunti di strumentalizzazione all’opposizione». E ancora: «Le barricate, nella sua posizione, sono davvero inconcepibili e non vorrei nascondessero altri intenti, di propaganda elettorale, più che di reale interesse per i cittadini».
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La senatrice rimarca: «Quello che si fa finta di non voler capire è che si tratta, intanto, di una legge quadro, che dunque va riempita di contenuti, su cui chiaramente tutti siamo chiamati a esprimerci e a vigilare. Il ddl, cioè, segna un percorso che, come ho più volte avuto modo di spiegare, era stato già deciso venti anni fa dalla sinistra, dall’attuale Pd, allora con D’Alema, che ha modificato la Costituzione inserendo la norma sull’autonomia differenziata. Il Parlamento e il Governo non stanno, dunque, che attuando la Costituzione stessa – torna a precisare Minasi – così com’è necessario fare, tanto più che l’iter di richiesta dell’autonomia è già stato attivato da alcune Regioni del centro-Nord, dunque è un percorso segnato, da cui non si può rimanere tagliati fuori».
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«Detto questo – prosegue – ribadisco che abbiamo tutti la possibilità di conformare questo percorso sulle nostre esigenze e peculiarità e che è davvero sciocco continuare ad agitare lo spauracchio di una parte politica, la Lega, che vorrebbe avvantaggiare il Settentrione a danno del Meridione d’Italia. È falso, ed è sotto gli occhi di tutti che sia così. La Lega – dice ancora la senatrice – non è più quella di tanti anni fa, è un partito che guarda ai territori e li amministra benissimo. Anche quelli del Sud, che sono anzi al centro dell’attenzione del partito, a cominciare dal leader Matteo Salvini, che da ministro sta impegnando svariati miliardi di euro per le Infrastrutture meridionali, in primis della Calabria. Autonomia differenziata – sottolinea Minasi – vuol dire, dunque, opportunità e non danno. Vuol dire occasione di crescita e di sviluppo, puntando sui propri punti di forza e responsabilizzandosi sui punti deboli. Credo che chi si contrappone a questo percorso, nella veste di amministratore, lo faccia solo per paura, dell’ignoto o di non essere all’altezza del compito. Ecco perché invito Rosaria Succurro e chiunque dissenta dal progetto – conclude la senatrice – a confrontarci per chiarire ogni dubbio ed esitazione».