Il sindaco di Catanzaro è il promotore dell'appello "UnaSolaItalia" sottoscritto da 130 primi cittadini. «Sarà difficile che la Corte Costituzionale neghi il referendum abrogativo con un milione di sottoscrizioni»
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«Ci eravamo prefissi 18 mila firme e siamo arrivati a 52 mila, quasi il triplo. E siamo la seconda regione, dopo la Campania, nel rapporto firme/popolazione sulla piattaforma on line. Una straordinaria risposta del popolo calabrese, una prima vittoria per impedire che l'Italia venga spaccata in due ed un messaggio ad una politica regionale debole, incerta e senza coraggio». Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, promotore dell'appello "UnasolaItalia" sottoscritto da 130 primi cittadini calabresi, tira le somme della raccolta firme per chiedere l'indizione del referendum abrogativo della legge Calderoli.
«Se il referendum sarà confermato, ci sarà una valanga di “sì”»
«I partiti, i sindacati, le associazioni, i volontari, i sindaci – aggiunge Fiorita – hanno fatto un lavoro straordinario, allestendo punti di raccolta perfino sotto gli ombrelloni, raccogliendo 23.687 firme cartacee a cui si aggiungono le 27.853 sulla piattaforma on line. Mi piace sottolineare quest'ultimo dato perché la Calabria, in rapporto alla popolazione residente, è seconda solo dietro alla Campania, che ha registrato 102 mila firme on line ma rispetto ad una popolazione residente di 5 milioni e mezzo, contro il milione e 800 mila della Calabria. Cercavamo un'onda popolare ed è arrivato un piccolo tsunami di cui le forze politiche dovranno tenere conto».
«Ora l'ultima parola – dice ancora il sindaco di Catanzaro – spetta alla Corte costituzionale, che dovrà giudicare l'ammissibilità del referendum. Ma è difficile che possa dire no ad un milione di firme. Se il referendum sarà confermato, ci sarà una valanga di “sì” all'abrogazione della legge Calderoli».