Per i consiglieri del gruppo regionale dem il ministro leghista invece di illustrare le modalità sul finanziamento dei Lep: «Si è lasciato andare ad improperi contro i napoletani e i meridionali in generale»
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«Lasciano davvero senza parole le esternazioni del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli al termine della prima fase di audizioni svolte in Commissione Affari Costituzionali alla Camera. Invece di illustrare nel dettaglio le modalità con le quali saranno finanziati i Lep, unico modo per evitare una spaccatura del Paese il ministro, evidentemente nervoso, si è lasciato andare ad improperi contro i napoletani e i meridionali in generale Ad affermarlo, in una nota, sono i consiglieri del gruppo regionale del Pd.
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«Non solo, ma ancora più grave si è scagliato- prosegue la nota- contro gli stessi soggetti chiamati a svolgere le audizioni, bollati come 'professoroni che prima di lanciarsi in giudizi avventati dovrebbero mettersi alla prova con elezioni evitando giudizi di analfabetismo costituzionale verso parlamentari eletti, senza avere amministrato mai un condominio'. Abbastanza per capire quanto sia nervoso e preoccupato Calderoli che si trova a dover difendere un provvedimento sbagliato, iniquo e con profili di dubbia costituzionalità. E, invece di entrare nel merito del provvedimento e delle eventuali osservazioni critiche, il ministro non trova di meglio da fare che nascondersi dietro l'arroganza e le offese, facendo venire fuori l'antimeridionalismo che caratterizza l'azione del governo Meloni, fin dal momento del suo insediamento».
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«Come Pd - conclude la nota del gruppo Pd alla Regione - proseguiremo la nostra azione di opposizione per bloccare una riforma sbagliata che vuole cancellare il futuro delle Regioni meridionali e sulla quale chiamiamo nuovamente il governatore Occhiuto al confronto in Consiglio, dopo le sue ultime dichiarazioni pubbliche con le quali ha annunciato che chiederà al suo partito di non votare la riforma senza le risorse per i Lep. Pare evidente che le risorse non ci siano e, per questo come gruppo del Pd sottoporremo all'attenzione dei gruppi presenti in Consiglio regionale il testo di una mozione, aperta al contributo di ciascuno, per bloccare una riforma distruttiva per la Calabria e l'intero Mezzogiorno. Solo così il centrodestra potrà davvero dimostrare di essere una classe dirigente capace, competente e autorevole, come ripete spesso il presidente Occhiuto, mettendo fine ad una ambiguità che oggi davvero non ha più senso di esistere e inizia a indispettire, e non poco, l'intelligenza dei tantissimi calabresi orgogliosi della loro identità e storia».