Il provvedimento

L’autonomia differenziata è legge: disco verde dalla Camera con 172 voti favorevoli e 99 contrari

Proteste dalle opposizioni. Il Pd e il Movimento 5 stelle sul piede di guerra: «Ennesima forzatura, ci batteremo per fermare questo sfregio all'unità nazionale»

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di Redazione Politica
19 giugno 2024
08:06

Disco verde definitivo dell'aula della Camera al ddl sull'autonomia differenziata. Il testo ha ottenuto 172 voti favorevoli mentre sono stati 99 i voti contrari e un astenuto. Il provvedimento, già approvato dal Senato, diventa legge.

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Nessun accordo in capigruppo sull'iter dell'autonomia differenziata alla Camera e l'aula ha votato sulla seduta fiume fino al voto finale. Proteste dalle opposizioni. Per il Pd si tratta dell’«ennesima forzatura, su un provvedimento con tempi già contingentati». Sulla stessa scia il M5s: «La maggioranza ha violentato il Parlamento». 


Le reazioni 

«Da ieri e per tutta questa notte stiamo contrastando la maggioranza decisa ad approvare, in questa seduta fiume alla Camera, il disegno di legge Spacca-Italia, che condanna il Sud e le aree più in difficoltà del Paese al peggioramento delle proprie condizioni riguardanti la sanità, l'istruzione, i trasporti. Continueremo a contrastarli in tutti i modi: in Parlamento e nelle piazze». Lo scrive su Facebook il leader dei 5 stelle Giuseppe Conte.

«Oggi, più che mai, è chiaro che l'autonomia differenziata è la scelta migliore per il futuro dell'Italia, un sogno che diventa realtà, richiesto a gran voce da Veneti e Lombardi con i referendum del 2017. Mentre la sinistra ha continuato strumentalmente ad opporsi all'attuazione della Riforma del Titolo V^ della Costituzione, la Lega ed il centro destra al Governo, dopo la seduta fiume di questa notte, hanno riscritto la storia, approvando in via definitiva il ddl Calderoli. Un grande risultato, che ora, attraverso le intese con le Regioni, potrà portare nuove materie per le regioni che vorranno cogliere questa fondamentale opportunità. Maggiori competenze e responsabilizzazione degli amministratori locali sull'azione amministrativa, razionalizzazione della spesa, costi e fabbisogni standard cancellando il criterio della spesa storica e con i Lep, garanzie nazionali per i servizi sociali essenziali per combattere le diseguaglianze sociali. Attuazione di una riforma che unisce e non divide». Lo dichiara Massimo Bitonci, sottosegretario al Mimit, presente in aula tra i banchi del Governo durante i lavori d'aula.

«Si è parlato molto in quest'aula della vicenda di un'autonomia differenziata che penalizzerebbe il sud. Io ho qui una delibera della giunta regionale della Campania del 2019 che chiede l'applicazione della articolo116 comma 3 della Costituzione e negli indirizzi c'è scritto: 'La Campania costituisce una realtà matura per sperimentare forme e condizioni particolari dell'autonomia e l'ottenimento di ciò, come consentito dalla Costituzione, permetterebbe di rafforzare il ruolo nevralgico in ambito socio-economico anche a beneficio dell'interesse della collettività nazionale'. Questi sono atti non parole da campagna elettorale. Io non cito la paccottaglia, io cito documenti». Così il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti, annunciando in aula il voto favorevole sulla riforma dell'autonomia differenziata.

«Oggi si consuma il secondo atto di un vergognoso baratto sulla pelle degli italiani: ci avete tenuto qui per tutta la notte con quale urgenza se non quella di ottenere lo scalpo del Sud appena prima dei ballottaggi per meri fini elettorali: il premierato per Fdi, l'autonomia differenziata per la Lega: un cinico baratto che colpisce la democrazia e spacca un paese che ha bisogno di essere ricucito. In 24 ore avete attaccato la Costituzione e colpito la coesione e l'unità nazionale del nostro paese» afferma in dichiarazione di voto la segretaria del Pd Elly Schlein, che aggiunge: «Suggerirei che cambiaste il vostro nome in 'brandelli d'Italia' o 'fratelli di mezza Italia', visto che la state spaccando». Schlein rimarca: «Oggi la destra approva un disegno antistorico e lo fa di notte perché forse si vergogna. La verità è che ci troviamo di fronte al governo più antimeridionalista della storia repubblicana. Come abbiamo fatto ieri sera, in una meravigliosa piazza Santi Apostoli gremita di partecipazione, noi opposizioni insieme lavoreremo per fermare questo sfregio all'unità nazionale e abbiamo una ragione in più per farlo per il clima di violenza crescente verbale e fisica che abbiamo visto in parlamento e nel paese» denuncia la segretaria dem.

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