«Sull’autonomia differenziata il governo nazionale freni e faccia un esame di coscienza per comprendere la profonda frattura che questa riforma creerebbe nel Paese. Accogliamo con fiducia e rinnovata speranza le dichiarazioni chiare, precise, inequivocabili del governatore Occhiuto che sono un richiamo a quella prudenza che Azione ha sempre sostenuto, sottolineando l'urgenza di un'approfondita riflessione su ogni aspetto del cambiamento legislativo per evitare decisioni affrettate che potrebbero nuocere al futuro delle regioni, in particolare quelle meridionali». È quanto sostengono il segretario e il presidente di Azione Calabria, Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano, ribadendo con forza che la richiesta di una moratoria è imprescindibile per garantire un equilibrio nella distribuzione delle competenze regionali.

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«L'autonomia differenziata – sottolineano – non deve essere percepita come una questione politica ma come un momento per ritornare a parlare di sviluppo strutturale del meridione, che necessita di un piano chiaro per la sua attuazione. Ecco perché si può oggi sospendere l’attuazione di una norma che è ampiamente divisiva del Paese e delle sue prospettive. Bisogna sedersi e riorganizzarla in base a criteri oggettivi. Da sempre Azione, anche in chiave regionale, si pone come vigile custode degli interessi dei cittadini, promuovendo un dialogo trasparente e inclusivo. Sosteniamo che la riforma debba basarsi su dati oggettivi e che l'opinione pubblica debba essere resa partecipe del processo decisionale, comprendendo appieno le implicazioni che deriverebbero da una maggiore autonomia delle Regioni».

«È fondamentale – dicono i massimi dirigenti del partito in Calabria – garantire che le riforme non acuiscano le disparità territoriali esistenti, ma piuttosto lavorino per ridurre il divario Nord-Sud, portando a un’Italia più coesa e prospetticamente uniforme. Se da un lato siamo incoraggiati dalle posizioni chiare e nette, ribadite ancora una volta da Roberto Occhiuto nel doppio ruolo di governatore della Calabria e di vicepresidente nazionale di Forza Italia, dall’altro rimaniamo increduli difronte a posizioni faziose e di parte che continuano a campeggiare in alcuni ambienti politici della nostra regione. Posizioni che rappresentano – concludono Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano – una dichiarazione di guerra alle aspirazioni di sviluppo di un meridione che ancora non ha chiuso i suoi conti con il passato e con decenni di soprusi e privazioni».