Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato, è intervenuta ieri sera a Cosenza ad una manifestazione inserita nella maratona elettorale del Pd Calabria verso l’appuntamento con il referendum del 4 dicembre. L’iniziativa per il sì alla riforma costituzionale ha visto insieme al cinema san Nicola oltre la Finocchiaro il presidente della Regione, Mario Oliverio, il segretario Pd Calabria, Ernesto Magorno, e al segretario della federazione di Cosenza del Pd, Luigi Guglielmelli.

 

«Per il referendum costituzionale abbiamo bisogno che si rechi alle urne tutto il Paese ed, in particolare, che il Sud risponda a questo importante appuntamento sentendosi pienamente coinvolto in questa battaglia e si esprima per il sì».

 

Queste le parole della Finocchiaro che aggiunge «Mi sembra che l’iniziativa del Movimento Cinque stelle per il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari, sia finita in un flop ed è stata poco valorizzata anche dagli stessi militanti del Movimento. L’iniziativa per il contenimento dei costi della politica, in realtà, l’hanno presa sul serio questa maggioranza parlamentare e questo governo. La senatrice ricorda inoltre «che i consiglieri regionali, con l’entrata in vigore della Riforma costituzionale, avranno uno stipendio pari a quello del sindaco capoluogo, che i senatori non verranno pagati e che i gruppi parlamentari non saranno più finanziati. Mi pare che questo rappresenti una straordinaria dimostrazione di come il mio partito e la maggioranza abbia deciso di tagliare realmente i costi della politica».

 

Alle parole della senatrice si aggiungono poi quelle del presidente Oliverio «Sono a favore del Sì alla riforma costituzionale non per calcoli o per accreditarmi con il governo nazionale nella mia funzione di presidente della Regione, ma perchè ne sono profondamente convinto.

 

Ho compiuto questa scelta e l’ho compiuta promuovendo nei mesi scorsi un comitato che ha come simbolo il SI e come slogan “La Calabria prima di tutto” – Ci possono essere in questa riforma anche aspetti non condivisibili, alcuni dei quali non li condivido nemmeno io, ma noi abbiamo il dovere e l’esigenza di andare al “cuore” della riforma. Se dovesse prevalere il No sarebbe un disastro e il Paese rimarrebbe inchiodato alla lentezza di un assetto costituzionale che è chiaramente inadeguato ai tempi. Questo referendum -ha concluso il presidente Oliverio- deve vedere la Calabria impegnata in prima fila, da protagonista».

 

Fiorenza Gonzales