La frangia dem all’opposizione manifesta «preoccupazione per lo stato di crisi in cui versa il partito e per le decisioni assunte in solitaria»
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«Avevamo da più tempo sollecitato il segretario di federazione che per le imminenti elezioni amministrative, almeno nella provincia di Cosenza, vi fosse un coinvolgimento ampio del gruppo dirigente per costruire, insieme ai territori ed in stretto rapporto con le altre forze politiche del centrosinistra, alleanze politiche programmatiche che permettessero di costruire scelte condivise, per quanto possibile, non solo sui programmi ma anche sugli uomini nelle diverse realtà territoriali. Purtroppo, almeno per quanto ci riguarda, niente di tutto questo è stato fatto». È quanto riferiscono in una nota i Democratici per la Calabria, la frangia all’opposizione tra i mille rivoli del Partito democratico calabrese.
«Le decisioni, a partire dalle elezioni di Rende, il comune più popoloso e centrale nella vita politico-amministrativa della provincia di Cosenza, sono state assunte in solitaria e precedute dall'assemblea degli iscritti, avvenuta in quel comune poco tempo fa, e durante la quale si è parlato solo di veti e per nulla di programmi», aggiungono.
I DpC di dicono «preoccupati» per lo «stato di crisi che vive da più tempo il nostro partito» e per gli «errori politici ed elettorali» che potrebbero «ulteriormente aggravarlo».
Ancor di più lo sono – e non mancano le critiche in tal senso – per «la mancanza di direzione politica più complessiva dei processi locali» che «rischia, in quelle realtà in cui le divisioni nel centrosinistra sono forti, di alimentare trasversalismi e rapporti poco chiari tra il nostro partito e le forze politiche e gli uomini del centrodestra, alimentando, come già in passato, distacco e disaffezione dei militanti, iscritti ed elettori».
A Rende, in particolare, «la decisione di correre da soli, in rottura con il centrosinistra e insieme a quello che resta della giunta Manna, intorno ad un candidato a sindaco civico che non fa mistero della sua equidistanza tra centrodestra e centrosinistra, rischia ulteriormente di confondere ed allontanare il nostro elettorato di riferimento dal voto al Pd».
I Democratici per la Calabria concludono inneggiando allo «spirito “testardamente” unitario, tanto caro alla nostra segretaria Elly Schlein, come ribadito anche all’incontro di Mormanno, che deve prevalere tra le forze politiche e civiche del centrosinistra, per essere pronti e preparati alle prossime sfide elettorali»