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Ferve il lavoro delle “colombe” sul territorio cosentino. La difficoltà della prossima campagna elettorale non ammette né distrazioni, né altre lacerazioni. Ed allora le forze politiche che hanno già dato il proprio sostegno a Lucio Presta, per tramite del coordinatore Luigi Incarnato, hanno elaborato una nota-appello per provare a ricucire con la componente che fa capo a Enzo Paolini e tentare di convincere i fratelli Gentile, ancora in pausa di riflessione.
“La candidatura di Lucio Presta è un segnale importante per Cosenza. È l'incrocio tra le culture riformiste e civiche, mentre dall'altra parte c'è un candidato di Berlusconi che si nasconde dietro liste anonime. Trovare una sintesi quando ci sono legittime ma numerose ambizioni non è mai facile. Dividersi ora però significherebbe fare un regalo a Occhiuto, la cui gestione amministrativa è stata bocciata da tanti cittadini che lo avevano sostenuto e finanche da militanti di Forza Italia”. Così si esprimono Psi, Idv, Idm, Morrone, Ala, Centro Democratico, Calabria in rete, Psdi, Alleanza popolare e Movimento civico cattolico. “È opportuno convergere su Presta lanciando alla città una sfida di modernità contro la retorica di Occhiuto, la cui volontà egemonica rischia di portare a una desertificazione sociale, culturale e politica.?E' importante capire le differenze tra chi converge su un progetto civico, e chi si maschera dietro un falso civismo, con il rischio di annullare le forze civiche autentiche, quelle che sono espressione di reali aggregazioni.?Diventa risibile il tentativo di porsi come elemento di rinnovamento dopo avere invocato, chiesto e ottenuto da Silvio Berlusconi, di Jole Santelli e di Scopelliti, protezione rispetto ai conflitti della sua coalizione.?Questa contraddizione porterà i partiti del centrodestra cosentino a estinguersi e tanti elettori di quell'area politica a non riconoscersi in un progetto ambiguo e monopolizzante.? Per questo è necessario che movimenti politici di estrazione progressista e partiti di area moderata antitetici a Occhiuto capiscano che da questa parte c'è la volontà di costruire un'alleanza ampia, senza nessun intento di sopraffazione, con un sindaco indipendente ma con partiti capaci di esprimere autonomia e progettualità, restituendo dignità al civico consesso.?Non è stato imposto alcun candidato di parte – concludono le forze delle coalizione –, ma è stata raggiunta una sintesi, largamente maggioritaria e democratica, tra soggetti interessati a realizzare un percorso inclusivo, finalizzato a contrapporre discussione e partecipazione all'uomo di Berlusconi”.
E’ chiaro, però, che all’appello dovranno seguire fatti concreti da mettere sul piatto della bilancia. E c’è da giurare che per convincere Paolini e Guccione a rientrare nei ranghi invocare genericamente l’unità della coalizione potrà lasciare il tempo che trova. L’ex assessore regionale al Lavoro dopo l’uscita dalla giunta non ha trovato gli spazi immaginati dentro il partito e neanche a Cosenza. Né può scaricare da un giorno all’altro Paolini che ormai da un anno è impegnato in campagna elettorale e contava sulle primarie, come da accordi.
Più semplice forse la partita con Ncd, dove l’assicurazione di un ruolo a Katia Gentile, potrebbe essere dirimente. Mal che vada anche in sede di successivo apparentamento dopo un eventuale primo turno. Tante le decisioni, dunque, che dovranno assumere i Gentile nelle prossime settimane, compresa quella che riguarda la permanenza nelle truppe di Alfano o il transito verso il gruppo di Denis Verdini (così come rimbalzato sugli organi di stampa nazionali). Ed i verdiniani a Cosenza hanno già puntato tutto su Lucio Presta…
Riccardo Tripepi