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Stessa location ma risultato diverso. Ha scelto la sala del rinnovato teatro comunale a Catanzaro il sindaco uscente, Sergio Abramo, per la presentazione del programma elettorale che lo accompagnerà nell’ormai risicata competizione per il rinnovo del Consiglio comunale in programma l’11 di giugno. Solo una settimana fa, infatti, lo stesso luogo era stato scelto dal leader del movimento Cambiavento, Nicola Fiorita, con un risultato però ben più gratificante di quello riscosso questa sera dal primo cittadino nonostante le personalità di “peso” presenti in platea. Tra gli altri il segretario nazionale del Nuovo Cdu Mario Tassone, il presidente dell’associazione Officine del sud Claudio Parente, i consiglieri regionali Baldo Esposito (Ap) e Wanda Ferro (Fi) e giunto di corsa quasi al termine della manifestazione il senatore Piero Aiello (Ap).
Campagna denigratoria. Dal palco del teatro però, Sergio Abramo, è immediatamente scattato sulla difensiva accusando i competitor di ordire una campagna elettorale denigratoria nei suo confronti basata più sugli attacchi personali che sui contenuti. “Mi si accusa di non aver fatto nulla in questi cinque anni di legislatura e tutte le opere pubbliche completate allora chi le ha fatte?” si è domandato il primo cittadino che ha parlato ai presenti subito dopo la messa in onda di un video riassuntivo dei momenti più significativi della consiliatura che si appresta a concludersi. Ha poi mostrato di non aver ancora digerito il riposizionamento di molti ex componenti della sua maggioranza transitati nelle fila del centrosinistra: “L’aver reclutato 18 consiglieri uscenti potrebbe rivelarsi un boomerang” ha preconizzato Abramo, assicurando che in caso di vittoria sarebbero ben pochi i posti liberi nell’aula rossa per l’insediamento di nuove leve. “Si sta facendo una competizione scorretta tentando di vincere solo attraverso i numeri e non sulle idee e il programma del candidato” ha aggiunto poi in riferimento allo sproporzionato dispiegamento di liste – ben 11 – create a supporto del diretto competitor, Enzo Ciconte, ammettendo così implicitamente la possibilità di una cocente sconfitta.
Il programma. Nei progetti del sindaco uscente la legislatura 2017/2022 dovrebbe servire a portare a termine il piano di città che ha in mente. Nel programma il primo punto è riservato all’unione dei comuni posti nelle immediate vicinanze del capoluogo creando un bacino urbanistico più ampio. “Caraffa, Borgia, San Floro, Settingiano, Marcellinara, Gimigliano, Simeri Crichi, Pentone, Albi, Magisano, Sorbo San Basile fanno già parte della “Grande Catanzaro” poiché i loro abitanti sono catanzaresi a tutti gli effetti e si rapportano quotidianamente per motivi di lavoro, di studio, di salute o semplicemente di uso intelligente del tempo con il capoluogo”. E ancora l’unificazione nel campus di Germaneto delle facoltà medico-scientifiche (Medicina e Farmacia) permette finalmente di porre in campo una grande strategia per sfruttare al massimo le potenzialità della ricerca e metterle al servizio della produzione e dell’occupazione. Non poteva poi mancare la metropolitana di superficie quale elemento di modernità e sistema per riconnettere un tessuto urbano sconnesso e frammentario. E, infine, la creazione di un’azienda speciale promossa da Comune e Camera di commercio con il supporto di Regione e enti privati per gestire in maniera moderna e innovativa il porto di Giovino – ancora in via di completamento – e il polo fieristico espositivo – opera ancora solo appaltata – entrambe situate nel quartiere marinaro.
Luana Costa