VIDEO | I dem hanno presentato una richiesta al presidente della quarta commissione regionale per convocare Anas e RFI
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Il Pd stronca gli annunci di regione Calabria e gruppo FS sui presunti investimenti ferroviari nell'Alta Velocità. Nella partecipata conferenza stampa tenuta nella sede di Lamezia Terme, presenti esponenti dell'intero apparato dem, è stato richiesto ad Rfi di scendere a chiarire in Calabria, anziché farlo da Roma, i termini di tempo e di obiettivi annunciati vagamente nella Capitale dal presidente Occhiuto e dall'AD del Gruppo FS Luigi Ferraris.
A rappresentare tutti i livelli del partito erano presenti il senatore e segretario Nicola Irto, il deputato Nico Stumpo, i consiglieri regionali Mimmo Bevacqua, Franco Iacucci, Giovanni Muraca, Amalia Bruni, la componente della Direzione nazionale Enza Bruno Bossio e le responsabili di dipartimento Struttura e Ambiente Franca Sposato e Francesca Dorato.
Le cifre del contendere
A fare il quadro preciso delle contestazioni la ex deputata Enza Bruno Bossio. «Abbiamo due cifre da considerare: la prima ammonta a 13 miliardi e 400 milioni di euro, la più evanescente. È un annuncio, o di spese di investimento precedenti a questo governo o non si capisce come sono dettagliati. Poi - ha continuato - ci sono 9 miliardi e 400 milioni di euro, che è la cifra scritta e dettagliata, non un annuncio, nella legge 101 del 2021 quindi dei governi precedenti in cui si parlava di investimento nel fondo complementare appunto di 9,4 mld, che si andava ad aggiungere al miliardo e 800 milioni del Pnrr. Occhiuto appena eletto, dopo la legge 101, disse invece che questo fondo non esisteva. Ecco come erano suddivisi gli importi: 4 miliardi e 300 mila euro per la Romagnano-Praia, 3 miliardi e 900 sulla Praia-Tarsia, un miliardo e 200 milioni per la galleria Santomarco».
«Oggi invece 8 miliardi sui 9.4 sono spostati sul primo lotto Romagnano-Praia. Non solo, perché i tecnici RFI hanno detto che l'importo non è comprensivo della realizzazione nuova stazione di Praia. Tirando le somme - ha incalzato la Bruno Bossio - desumiamo che in questi 8 miliardi non c'è un euro per la Calabria visito che l'Alta Velocità si ferma ad un chilometro dalla vecchia stazione di Praia, ai confini della regione».
«La colpa non può che essere dell'agnostico presidente della regione Occhiuto che si adegua alle decisioni tecniche RFI. Inoltre, se non c'è Alta Velocità come si può fare il ponte sullo stretto? L'unica cosa seria per RFI sarebbe quella di sospendere il dibattito pubblico mettendo di fronte Salvini e Occhiuto sulla reale programmazione di opere e fondi. Perché quello recente di Roma è stato un bluff per distogliere in qualche modo - ha concluso la dirigente dem - l'attenzione dal disastro mortale di Thurio di Corigliano-Rossano dove Rfi ha precise responsabilità sui ritardi dell'eliminazione dei passaggi a livello e quindi della mancata elettrificazione».
Iacucci: «Salvini ha parlato soltanto 30 secondi dell’Alta velocità Salerno-Reggio»
Franco Iacucci, consigliere regionale dem che ha partecipato alla conferenza stampa organizzata a Roma per raccontare i progetti, punta il dito contro il ministero delle Infrastrutture: «Salvini ha fatto annunci mirabolanti di investimenti sui trasporti calabresi in maniera del tutto generica, parlando solo 30 secondi dell’Alta velocità tra Salerno e Reggio, senza nessuna specificazione sull’elettrificazione della linea jonica affidata a Rfi già dal 2017 che è palesemente in grave ritardo. Nessuna specifica sulle risorse precise, i cronoprogrammi e le modalità di investimento, ma soltanto annunci di miliardi di finanziamento».
Bevacqua e la sudditanza del centrodestra regionale
Il capogruppo del Pd a palazzo Campanella Mimmo Bevacqua ha sottolineato la sudditanza del centrodestra regionale: «Si fa imporre le scelte dal governo nazionale dimostrando di non avere alcuna autorevolezza. Tramite Giovanni Muraca abbiamo appena depositato nella Commissione competente una richiesta di informativa sullo stato dei trasporti in Calabria e richiesto l’audizione dei vertici di Anas e Rfi che hanno le risorse da anni senza che si vedano le opere previste realizzate».
Stumpo: «Ci spieghino da dove vengono i 13 miliardi»
Il deputato Nico Stumpo ha chiesto chiarezza a Salvini annunciando la presentazione di apposite interrogazioni parlamentari. «Il ministro deve spiegarci da dove vengono i 13 miliardi e a cosa saranno destinati. Altrimenti si tratta delle solite favole di un governo che negherà l’alta velocità alla Calabria dimostrando, ancora una volta, la sua vocazione antimeridionalista».
Irto: «La realtà parallela di Occhiuto cade a pezzi»
Le conclusioni sono state affidate al senatore e segretario regionale del Pd Nicola Irto. «Il Pd ha deciso di muoversi in maniera compatta, ad ogni suo livello, per ristabilire la verità. Oggi poniamo con forza una domanda: la Calabria avrà l’alta velocità oppure no? Nella conferenza stampa di Salvini abbiamo visto solo una slide, numeri confusi slegati dagli interventi e nessuna possibilità di fare domande. La realtà parallela che racconta Occhiuto cade a pezzi e all’incontro romano il presidente avrebbe fatto bene a fare invitare i vertici di Anas e Rfi per capire davvero come stanno le cose. Per capire quali siano, ad esempio, i reali programmi per mettere in sicurezza la 106 e svecchiare il nostro parco treni che per Pendolaria è il più vecchio d’Italia e forse d’Europa. Chiediamo risposte concrete, dati precisi e non i soliti annunci fatti di nulla».