Dopo l'incarico a Gaetano Stagno arriva quello per Roberta Gallo, capogruppo di Forza Italia nel Comune di Catanzaro: per entrambi salari maggiori di quelli fissati dalla legge 39/2018 sulla riduzione dei costi della politica
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C'è una legge regionale – la 39/2018 – che ha rideterminato (al ribasso) quelli che erano gli stipendi dei vari componenti delle strutture dei consiglieri. Nell'ufficio di Domenico Tallini – che pure del Consiglio calabrese è presidente – sembra però che non ne siano a conoscenza, tanto che sono già due le determine relative al suo staff in cui i salari previsti sono superiori a quelli indicati dalla norma di due anni or sono. Entrambe, nello specifico, riguardano l'Ufficio del portavoce, che si era cominciato a riempire a inizio giugno con la nomina del fedelissimo Gaetano Stagno alla sua guida e che adesso ha visto arrivare anche Roberta Gallo, capogruppo di Forza Italia nel Comune di Catanzaro, nel ruolo di componente al 50%.
I costi mensili dopo la riduzione del 2018
La legge citata in apertura è entrata in vigore dal primo dicembre 2018 e riporta al centesimo le somme che la Regione deve erogare ogni anno agli estranei alla pubblica amministrazione che ricevono incarichi dagli eletti nel corso della consiliatura. Nel caso di Stagno e Gallo le cifre indicate corrispondono rispettivamente a 4.620,21 e 2.078,79 euro lordi al mese, da moltiplicare per dodici visto che non è prevista tredicesima per loro. In totale, dunque, al primo spetterebbero più o meno 55.450 euro ogni anno e alla seconda, visto che ha lo stipendio dimezzato, dovrebbero andarne pressappoco 12.470. Si tratta del 9% in meno rispetto ai salari in vigore fino all'inverno di due anni fa.
Per Stagno un extra di 5500 euro all'anno
Per Gaetano Stagno però, come riportato nella determina di conferimento del suo incarico pubblicata nel Burc 56, la Regione ha calcolato un «trattamento economico pari a euro 5.077,15 lordi, erogato mensilmente, previsto dalla delibera U.d.P. n. 45 del 08/09/2015 che ha rapportato la retribuzione del portavoce alla retribuzione lorda spettante al redattore/capo ai sensi del vigente CNLG». Tralasciando le considerazioni sul fatto che si applichi il contratto giornalistico a chi giornalista non è e non fa (capo ufficio stampa e portavoce sono ruoli ben distinti), balzano all'occhio i 450 euro circa in più al mese che gli entrano in tasca ogni trenta giorni: dovrebbe guadagnare 55.450 euro circa all'anno e invece ne prende quasi 61.000.
Anche per Gallo busta paga più pesante
Con Roberta Gallo – sarà forse perché della pratica si sono occupate le stesse due persone: la responsabile del procedimento Romina Cavaggion e il dirigente Antonio Cortellaro – la discrepanza con la legge 39/2018 si ripete. Come componente al 50% dovrebbe percepire poco meno di 1.040 euro al mese, che moltiplicati per dodici sono all'incirca 12.500. Eppure nel Burc 67 si legge che per Gallo ogni anno da qui al 2025 ci saranno 13.706,28 euro, più o meno 1140 al mese. Anche per lei, quindi, è previsto un extra di circa 1200 euro annui non contemplato dalla norma.
Le inequivocabili indicazioni sui salari - applicate per le decine di segretari particolari, responsabili amministrativi e collaboratori esperti scelti dai normali consiglieri – non sembrano valere, insomma, nell'Ufficio del Portavoce del presidente del Consiglio stesso. Si spera non accada anche con il capo di gabinetto, quando Tallini si deciderà a sceglierne uno. In quel caso lo stipendio mensile previsto sarebbe già di quasi 14mila euro, aumentarlo ulteriormente potrebbe sembrare eccessivo anche per una Regione che il bernoccolo del risparmio non l'ha mai avuto.
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