VIDEO | La nomina è toccata alla giovane farmacista Martina Presta che con 278 preferenze è risultata la prima eletta della lista Nuova era. Ai nostri microfoni ha spiegato da dove nasce l'idea e quale sarà il suo compito
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Martina Presta ha 34 anni, è una farmacista e di recente ha fatto parlare di sé per il brillante risultato ottenuto alla scorsa tornata elettorale di Diamante: 278 preferenze incassate, che l'hanno fatta risultare la prima eletta della sua lista, "Nuova era", contribuendo alla vittoria. Il neo sindaco Achille Ordine l'ha quindi nominata dapprima assessore e poi le affidato una serie di deleghe: Spettacolo, Cultura, Politiche giovanili, Diritti degli animali, Artigianato e Ricerca. Ma quello che ha destato più curiosità è una delega del tutto nuova a queste latitudini e sicuramente originale su tutto il territorio nazionale: la delega alla Gentilezza. Proprio così, Martina Presta è il neo assessore alla Gentilezza del Comune di Diamante.
Le Nuova era con Gentilezza
Per il dopo Ernesto Magorno, i cittadini di Diamante hanno scelto Achille Ordine, giovane avvocato che in campagna elettorale ha promesso di dare inizio a una "Nuova era", da qui il nome della lista, e rendere la città dei murales un posto ancora più bello, accogliente, inclusivo. Quale migliore delega, dunque, se non quella alla Gentilezza per migliorare la vita dei cittadini? Così, senza indugiare, il sindaco Ordine l'ha conferita alla giovane Martina, destando molta curiosità. «Non è una nostra idea - sottolinea dice l'assessore Presta - ma di un'associazione piemontese, che nel 2019 ha proposto l'istituzione della delega ai Comuni» e che, a sua volta, aveva tratto ispirazione da una classe di studenti in cui il capoclasse aveva il compito di diffondere la gentilezza tra i suoi compagni attraverso piccoli gesti.
Che cos'è la delega alla Gentilezza
Ma di cosa di tratta nello specifico? Qual è il compito di un assessore con delega alla Gentilezza? «Anche noi, come il capoclasse della scuola piemontese - continua il neo assessore -, vogliamo diffondere la gentilezza in paese attraverso piccoli gesti, coinvolgendo tutti». Ma anche organizzando eventi e convegni sul tema, senza tralasciare i più piccoli. «Bambini e ragazzi sono il nostro futuro e noi cercheremo di educarli alla gentilezza, facendo capire loro che cosa significhi semplicemente prendersi cura dell'altro, soprattutto di chi soffre, di chi è in difficoltà, insegnando loro anche a prendersi cura della cosa pubblica».