Su Disney+ è arrivato Nightbitch – Bestia di notte, uscito al cinema il 6 dicembre scorso e tratto dall’omonimo romanzo bestseller di Rachel Yoder.

Nightbitch è un film necessario. E tra poco capirete perché.

La trama è presto detta: una donna decide di mettere in pausa la sua carriera da artista per occuparsi del figlio appena nato mentre suo marito è fuori tutta la settimana per lavoro. Sola, esausta, depressa e senza forze, la protagonista interpretata da Amy Adams teme di perdere la testa e mentre i suoi pensieri si fanno sempre più selvaggi, giorno dopo giorno, si rende conto che qualcosa di strano sta accadendo al suo corpo. Qualcosa che la trasforma letteralmente in un… cane.

Non andiamo avanti per non farvi spoiler, ma… Nightbitch non è un film fantasy né sopra le righe né tantomeno grottesco. Tutt’altro.

Nightbitch è una dura, nuda e cruda critica sociale sulla forza delle donne, su ciò che devono sopportare, sulle rinunce che – puntualmente – devono fare una volta diventate mamme e su tutto ciò che comporta crescere un figlio. Specie se lo si fa da sole.

La Adams, nel film, è clamorosa, bravissima come sempre, e nell’interpretare questa mamma sfatta, ingrassata, trascurata e trasandata, ci mette tutta sé stessa, un’umanità senza precedenti, una bravura che va oltre la recitazione (d’altronde è donna anche lei e anche lei sa cosa significhi essere mamma e crescere un bambino) ed è un peccato che sia stata snobbata nella stagione dei premi (e agli Oscar), perché avrebbe meritato una nomination (guardando il film vi renderete conto della conferma della sua bravura, se mai ce ne fosse ancora bisogno).

Guardando il film ogni mamma (e non solo) si rivedrà nella Adams e nel suo rapporto con il marito (interpretato da Scoot McNairy, ndr). Il marito, appunto. Un uomo che non comprende appieno la moglie, la fatica che fa ogni giorno mentre è fuori per lavoro, lo stress derivato dalla crescita di un bambino che le toglie le forze e anche la fatica che ha fatto nel lasciare una promettente carriera da artista. Un marito assente. In tutti i sensi. Lo si capisce quando – in una scena – si propone di fare il bagnetto al figlioletto ma… È costretto a chiamare la moglie (Adams) per ogni evenienza – “dove si trova l’asciugamano?”, “dove si trova la crema?”, “dove sono i pannolini”. Al che, arrabbiata e più stanca che mai, la nostra Amy Adams arriva in bagno dal consorte e gli dice perentoria: “Lo faccio ogni giorno. DA SOLA!”.

È perfetta la scelta di far trasformare la protagonista in un cane (le crescono proprio i peli, la coda e le mammelle e le si acutizza l’olfatto, ndr) perché è la metafora di un amore “bestiale” e primordiale come quello che lega – per sempre – una mamma al proprio figlioletto.

Proprio da questa bestialità si capisce quanto sia difficile portare avanti una gravidanza e quanto lo sia ancora di più crescere – da sola – il proprio figlio, ovvero la propria continuazione, eredità di sangue e amore.

Ecco che di notte Amy Adams diventa un cane libero, selvaggio, potente. Può essere ciò che vuole, la protagonista. E lo fa con la potenza del suo corpo, con la sua determinazione, la voglia di evadere, di scappare, di andare via.

Ma poi torna. Sempre. Proprio come fanno le mamme dei cuccioli dopo ogni battuta di caccia necessaria per la sopravvivenza. Tornano sempre le madri, perché di loro hanno bisogno i propri cuccioli. E tornano perché sanno che non possono farne a meno, perché è forte e salvifico quel legame.

Il film vede – come già detto – protagonista assoluta una straordinaria Amy Adams. È lei il centro di tutto. È lei che è presente in ogni scena. È la sua performance totale e totalizzante. È un esercizio di stile senza precedenti, che conferma ancora una volta quanto brava sia questa attrice clamorosa e molto spesso sottovalutata. Tutte le mamme, grazie ad Amy Adams, si ritroveranno in questa mamma “bestiale”, nei suoi tormenti, nelle sue lacrime, nel suo corpo martoriato, nel legame profondo e indissolubile col proprio figlio.

Nightbitch – Bestia di notte, attesissimo e acclamato da pubblico e critica, è disponibile da pochi giorni su Disney+.