Io c’ero. Come migliaia di altri miei coetanei mi sono fatta strada in una bolgia infernale per sfruttare l’offerta del giorno che ha mandato in tilt i fast food calabresi. Ma poi, arrivata al bancone, mi sono ribellata e ho ordinato un cheeseburger a prezzo pieno
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Sono molte le occasioni per le quali si può dire fieramente «Io c'ero». C'è chi ha assistito al "live Aid", c'è chi era seduto al Santiago Bernabéu quando l'Italia vinse i mondiali nel 1982 e c'è chi era davanti alla TV quando si compì il primo allunaggio.
Io, invece, potrò raccontare di quando tutta la gioventù di Vibo Valentia si è riunita al McDonald's nella data più attesa dell'anno. Il 30 novembre. Il giorno di inizio dei Winter days. E come iniziare al meglio questo calendario dell'avvento, se non con il Mc Crispy Menù Large a soli 3 euro. È bastato questo per scatenare il putiferio.
Follia... per un panino
E io ero lì, ero proprio lì. Una delle poche privilegiate riuscita ad accaparrarsi l'ultimo tavolo ancora disponibile. Ma non per fortuna, in questi casi non ci si può affidare ad essa. Per pura strategia: sono arrivata a destinazione alle 12.45, 15 minuti prima del suono delle campanelle di uscita nelle scuole, e che quindi una mandria di studenti, con l'offerta già pronta per essere utilizzata sul proprio telefono, potesse recarsi di corsa al McDonald's.
È bastato un secondo di distrazione. Un solo secondo in cui ho abbassato lo sguardo sul mio vassoio, ed è successo. La struttura era piena di gente. Una fila interminabile si era formata fuori dal locale. C'erano così tante persone che, in confronto, le manifestazioni de il "Friday for the future" che si tengono in piazza municipio mi sono quasi sembrate deserte. Erano tutti così impazienti di poter finalmente spendere quei 3 euro per qualcosa che magari non avevano nemmeno così tanta voglia di mangiare. Ma è in offerta, quindi perché no?
Code chilometriche e utenti spazientiti
Davanti agli schermi per ordinare la situazione era delle peggiori. Potevo quasi percepire l'ansia di coloro che stavano digitando il proprio ordine, mentre alle loro spalle una coda di studenti sempre più spazientiti prendeva forma. A questo aggiungete qualche "amu ti movi" qua e là, ed il quadro è completo.
È passato poco tempo prima che cominciassero ad essermi rivolti sguardi inquietanti. Un misto di ira e invidia ornava il volto di coloro che mi vedevano seduta con il mio panino davanti. Altri invece sembravano appostarsi dietro di me per cercare di sedersi appena io mi fossi alzata da quel tavolo. Mi sentivo quasi in colpa a stare lì, ma non ho ceduto. Ho finito il mio pasto cercando di ignorare il suono continuo ed assordante delle macchine al mc drive, e coloro che mi chiedevano «è libero?» indicando la sedia davanti a me, chiaramente occupata dallo zaino di un mio amico.
Tutto può aspettare
Per un secondo mi è balenata in testa l'idea di fare un salto al bagno, ma dopo aver visto tutte le persone fra le quali mi sarei dovuta destreggiare per riuscire ad arrivare dall'altra parte della stanza, sono arrivata alla conclusione che avrei preferito camminare a piedi nudi sui carboni ardenti.
E così mi sono alzata dal tavolo, occupato nuovamente nell'esatto secondo in cui ho fatto un passo verso l'uscita. Prima di varcare la soglia mi sono girata a guardare quello che un'offerta aveva creato. Io c’ero. E tutto il resto può aspettare. Il riscaldamento climatico, le guerre in Ucraina e a Gaza, i rigurgiti rancidi di patriarcato, la sensazione di impotenza generazionale, l’incapacità di immaginare il futuro, il pianeta Terra che se ne va in malora. Tutto può aspettare se c’è prima un Mc Crispy Menù Large a soli 3 euro da conquistare. Ma io, lo confesso, in quel momento mi sono sentita fiera di aver ordinato un double cheeseburger a prezzo pieno.
*studentessa, 17 anni