«Sembra davvero surreale il dibattito pubblico che si sta sviluppando attorno all'Ateneo Magna Grecia di Catanzaro. Le rappresentanze sindacali della componente tecnico amministrativo-bibliotecario dell'Ateneo , rimangono basite dinanzi ad una serie di attacchi gratuiti rivolti ad Umg». Lo si legge in una nota stampa a firma delle organizzazioni sindacali Cisl Federazione università, Gilda Fgu Unams, Snals Confsal e Uil Ru.

«Nelle diverse note stampe pubblicate – sottolineano – ci è sembrato del tutto assente un qualsivoglia tentativo di individuare soluzioni che si rivelerebbero un sicuro vantaggio per la città, per l’Ateneo e per i cittadini. Analisi vuote che si succedono da due anni a questa parte senza prospettiva utile a contribuire a dare una spinta al centro culturale dei tre colli, su quel percorso lungimirante tracciato a suo tempo dal mai abbastanza compianto Rettore Salvatore Venuta. Così come ci pare davvero curioso, da ultimo, cavalcare l'onda delle dichiarazioni dell’esimio professor Ciro Indolfi, al quale tutti devono grande riconoscenza e ammirazione».

I sindacati esprimono gratidudine a Indolfi, ora in servizio all’Unical, «per il lavoro di docenza, ricerca e assistenza svolto nella nostra Università che ha portato a salvare migliaia di vite umane e a formare i futuri dottori del domani. Non siamo abituati, tra l’altro, a commentare le scelte professionali dei luminari che hanno calpestato il suolo del Campus universitario, e non lo faremo neppure adesso. Auguriamo al Professore tutto il successo possibile, considerato anche che comunque svolgerà le sue ricerche sempre in Calabria. Avvertiamo, piuttosto, la necessità di partecipare al dibattito pubblico, non senza tacere sul fatto che quella classe politica che oggi critica e attacca il nostro Ateneo, è la stessa politica regionale e cittadina che mai ha amato particolarmente l'Umg».

Aggiungono i sindacati: «Non è un segreto per alcuno e, tra il personale più anziano in servizio, sono ancora vivi gli scontri con sindaci e presidenti della Regione in merito al Policlinico, al centro d'eccellenza, a strutture che avrebbero dovuto essere create e non lo sono state solo per motivi dettati da interessi di vari centri di potere. Se l'Ateneo ha le responsabilità che i politici denunciano, è innegabile che la politica che oggi alza i toni è la stessa da decenni rivelatasi totalmente assente e distante dalla vita dell'Ateneo. Per altro la cosiddetta intellighenzia cittadina, ha spesso snobbato l'Umg, pretendendo da questo solo risposte per questioni legate ad una economia spicciola, lontana dalla collettività ma concentrata sul benessere di pochi. Un esempio lo si può cogliere nella tracotanza con la quale molti esponenti della classe dirigente di questa città affermano di mandare i loro figli a “studiare fuori perché è meglio”, senza avere mai neppure messo piede nel campus».

E ancora: «L'analisi dei numeri e il raffronto del rapporto tra gli atenei e le altre città in cui hanno sede, è impietosa. Leggiamo di giudizi sull'offerta formativa, giudizi sulla ricerca, giudizi sull'organizzazione del nostro Ateneo quando questa è pesata esclusivamente sulle spalle del nostro personale tecnico amministrativo spesso ignorato dalla politica e dallo stesso management di Ateneo. Eppure all’interno dell’Umg lavorano circa 200 dipendenti stabili ed altri 100 professionisti che prestano la loro opera in favore dell’ultima Istituzione rimasta in Città. Ed allora ribadiamo che non abbiamo mai visto in 20 anni alcun supporto realmente propositivo verso questo Ateneo se non la sola parentesi vissuta all’epoca dell’attivazione del Corso di studio in Medicina Veterinaria che, tra l'altro, ha visto la partecipazione attiva di un solo politico».

Da parte dei sindacati, dunque, il desiderio di «stimolare il mondo politico catanzarese a svolgere un'azione propositiva e sinergica verso l'Ateneo e non un abbattimento puro e semplice come sta avvenendo in queste ore, giorni e mesi addossando solo colpe che possono essere condivise con tutta la politica cittadina e regionale. Chiediamo un dibattito che aiuti a migliorare i servizi da offrire a tutti gli studenti, dalle matricole ai dottorandi, agli specializzandi, ai Masterizzandi a tutti coloro che saranno i lavoratori del futuro e che dovremmo provare a far rimanere nella nostra città».

«Solo attraverso uno sforzo unitario di tutte le componenti in gioco, ognuno per la propria parte, si puó provare a risolvere le problematiche che esistono e che conosciamo bene, smettendola con questa bizzarra “caccia alle streghe” che non giova alla città di Catanzaro. Una buona politica è quella che elabora e mette in pratica una serie di proposte impegnandosi a raggiungere risultati per realizzare obiettivi utili per la collettività. Noi crediamo nella nostra Umg e nella nostra amata Catanzaro», la conclusione di Cisl Federazione università, Gilda Fgu Unams, Snals Confsal, Uil Ru.