Il deputato è intervenuto in occasione della commemorazione delle vittime dell’attentato neofascista, avvenuto nel 1970
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«Sulla difesa delle libertà e sullo sviluppo della democrazia bisogna sempre convergere, con l’obiettivo di perpetuare la memoria storica e di trasmettere e alimentare la cultura della pacifica convivenza e del rispetto di tutte le differenze tra gli esseri umani». È quanto affermato dal deputato M5s Giuseppe d’Ippolito durante la commemorazione delle 6 vittime e dei 66 feriti della strage di Gioia Tauro, avvenuta il 22 luglio 1970 per mano di terroristi neofascisti. Stamani il parlamentare del Movimento 5 Stelle ha partecipato, alla stazione ferroviaria di Gioia Tauro, al ricordo civile di quel tragico episodio, organizzato dal Comune gioiese con la collaborazione dello stesso D’Ippolito e dei parlamentari M5S Francesco Sapia, Bianca Laura Granato e Paolo Parentela.
«È mio preciso dovere – ha detto D’Ippolito alle istituzioni e ai cittadini intervenuti – portarvi i saluti più vivi e calorosi del presidente della Camera, onorevole Roberto Fico, e del sottosegretario all’Interno, onorevole Carlo Sibilia, che oggi non sono riusciti a presenziare per altri impegni istituzionali, ma che per mio tramite esprimono, rispetto a questa importante commemorazione, tutta la vicinanza dello Stato, che lotta contro ogni forma di fascismo e totalitarismo. Dobbiamo proseguire su questa strada, mai dimenticando – ha rimarcato il deputato – che il futuro si costruisce partendo, soprattutto in questa delicata fase determinata dal Covid, dal ricordo vivo del passato e dalla piena consapevolezza del travaglio e del valore della democrazia. Facciamoci, da qui, proprio da Gioia Tauro, portatori – ha concluso il deputato – di un messaggio nuovo: di speranza e di fiducia, di unità nazionale e di riscatto del territorio, di investimento culturale e morale a vantaggio in primo luogo dei giovani, che hanno il diritto di vivere in un mondo migliore».