“Pensiamo che la sintesi di quanto emerso, dopo lungo e vivace dibattito, nella riunione del coordinamento regionale di Sinistra Italiana tenutasi a Lamezia il 20 giugno 2016, e pubblicato recentemente sui media, sia non del tutto esaustiva.
Ovviamente nulla da eccepire sul nostro totale contrasto alle politiche del Governo Renzi e pieno impegno per il “No” nel Referendum di ottobre, sempre che non sia rinviato.


Per quanto riguarda la politica regionale più volte abbiamo scritto e ribadito che – dopo gli iniziali entusiasmi per la vittoria di Mario Oliverio e della coalizione che lo sosteneva, dettati sia dalle prime dichiarazioni pubbliche che inneggiavano al cambiamento, sia dai primi lodevoli passi intrapresi (sulla situazione dei lavoratori precari calabresi, sull’INPS per la mancata erogazione della cassa integrazione dovuta a centinaia e centinaia di lavoratori, sulla situazione dei lavoratori della province) – l’agire politico del Presidente Oliverio aveva rallentato la sua azione.


Questo, però, non ha impedito l’agire del capogruppo de “La Sinistra”, consigliere regionale Nucera, il quale, lavorando all’interno di una maggioranza di centrosinistra, ha portato avanti la proposta di legge sul Reddito Minimo, già passata al vaglio di due Commissioni regionali, si è impegnato per una uscita dal mondo del lavoro senza sofferenze per i lavoratori della Regione che rischiavano di essere esodati a causa della Legge Fornero (già legge), per gli immigrati, per le energie rinnovabili, nonché per una serie di interventi contro il dissesto idrogeologico in alcuni comuni.


Una serie di interventi che sono andati a incidere sulla vita reale dei cittadini calabresi e non solo.
Ancora oggi – dal momento che in nessuna Assise regionale è stato mai deciso il contrario – il nostro movimento politico in via di trasformazione da Sel in Sinistra Italiana, fa parte della maggioranza di centrosinistra che con luci, poche, e ombre, molte, amministra la nostra regione.


Alcuni compagni avevano ipotizzato in assemblea che il coordinamento regionale di SI – insediatosi per costruire il percorso congressuale che si terrà a dicembre, non abdicando al suo ruolo politico – chiedesse, dopo aver individuato alcuni punti programmatici, giustamente, come suggerisce il compagno Rocco Tassone, un incontro con il Presidente Oliverio per una puntualizzazione sullo stato dell’arte ed, eventualmente, rilanciare l’azione di governo regionale per il cambiamento, oggi più che mai necessario.
Questo e solo questo, al momento, sarebbe opportuno fare nell’interesse dei calabresi tutti. Questa sarebbe un’azione politica qualificante e responsabile.


In seguito, qualora l’andamento dell’incontro fosse ritenuto da noi non soddisfacente, si potrebbe, eventualmente, decidere di uscire dalla maggioranza di Governo di centrosinistra della Calabria, con relative conseguenze.


Alla luce di quanto sopra esposto, e condiviso oltre che da diversi compagni e compagne eletti nelle Istituzioni, anche da Franco Barretta (coordinatore provinciale SEL Crotone), Mario Melfi (segretario regionale Sel), Francesco Caccavari (Sel Crotone), Simone Servello (coordinamento provinciale di Sel Catanzaro), Leila Genua (componente assemblea nazionale Sel), Totò Minniti (Sel Vibo), è evidente che non possiamo condividere il contenuto del documento proposto e pubblicato recentemente nei media”.