Tutti gli articoli di Note stampa
"Dopo il commissariamento dell’Arpacal, vogliamo cogliere l’occasione per invitare ad una profonda riflessione politica sul ruolo di questa importante agenzia. Il nostro Paese si è dotato di un sistema di Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente dopo il referendum abrogativo sui controlli ambientali del 1993. L’Arpacal è stata istituita dopo ben 6 anni, nel 1999. Le finalità e gli obiettivi dell’Agenzia sono quelli di operare per la tutela, il controllo, il recupero dell'ambiente e per la prevenzione e promozione della salute collettiva, perseguendo l'obiettivo dell'utilizzo integrato e coordinato delle risorse, al fine di conseguire la massima efficacia nell'individuazione e nella rimozione dei fattori di rischio per l'uomo, per la fauna, per la flora e per l'ambiente fisico. Spettano invece alla classe politica, al Consiglio e alla Giunta regionale, la pianificazione, la programmazione, il coordinamento e la vigilanza degli interventi di protezione ambientale. Attività che però non sempre sono state svolte in modo efficace. Chiediamo quindi alla politica di porre in essere una seria programmazione delle attività dell’Arpacal. Da qui bisogna ripartire per una nuova gestione ed un nuovo funzionamento dell’Agenzia, improntato all’efficacia dell’azione. Riteniamo importante e necessario procedere ad un rafforzamento della rete regionale dei monitoraggi e per farlo è necessaria soprattutto una ferma volontà politica da parte della Regione".
“Occorrono obiettivi chiari ed una programmazione seria – dichiara Francesco Falcone, presidente Legambiente Calabria – ai quali vanno destinate risorse economiche adeguate e che devono essere direttamente correlate ad un miglioramento delle prestazioni e delle attività che andranno verificate con costanza e continuità. Solo un sistema di controllo attendibile ed efficace può ristabilire quel clima di fiducia nei cittadini verso le istituzioni preposte alle verifiche. Infatti, solo rafforzando questo sistema si potrà portare a compimento il piano di bonifiche e riuso delle aree dismesse”.