'Bene ha fatto la Giunta regionale a mettere mano alla normativa che disciplina le consultazioni referendarie relative alle fusioni di Comuni: in questo modo si agevola il virtuoso percorso avviato dai cinque consigli comunali della pre-Sila cosentina (Serra Pedace, Pedace, Casole Bruzio, Spezzano Piccolo e Trenta), che hanno autonomamente deliberato di costituire un solo nuovo Comune. Il processo di accorpamento è sicuramente da incoraggiare e supportare perché rappresenta il modello di riorganizzazione del sistema delle autonomie locali che più di altri risponde alle esigenze di razionalizzazione della spesa e a quella di interventi per aree omogenee che va ad incidere in maniera determinante, anche sull’utilizzo dei finanziamenti e delle risorse pubbliche. Ciò che compete ora all’organo consiliare regionale è di predisporre e approvare in tempi brevi una normativa organica che, in linea con l’indirizzo legislativo espresso da altre regioni, consenta di predisporre gli incentivi economici e fiscali adeguati da affiancare ai contributi statali già in essere, al fine di rendere effettiva la possibilità di aggregazione. L’auspicio è che la scelta dei comuni della Presila possa fungere da apripista per altre realtà simili presenti nella nostra regione. Il futuro della provincia italiana non è stare immobili arroccati ai propri campanili, ma superare la debolezza proveniente dall’esiguità demografica e diventare protagonista di un nuovo localismo di rete, consapevole e capace di attrezzarsi per affrontare al meglio le sfide del presente'.