LAMEZIA TERME - Il movimento “Citta Reattiva” ha avviato da alcune settimane una seria riflessione sul futuro del movimento e su come continuare a sostenere l’unità del centrosinistra in città. Giustamente, essendo ancora aperta la discussione, bene ha fatto a non rilasciare alcuna dichiarazione su come articolare l’impegno nei prossimi mesi. Per questo motivo, dal nostro punto di vista, le interpretazioni che una parte della stampa locale ha dato del confronto interno al movimento è del tutto inesatto e fuorviante.


Al contrario, del tutto incomprensibile e illogica ci appare la posizione assunta nell’ambito della recente assemblea di partito da alcuni dirigenti del Pd lametino che, svilendo quanto di buono e di positivo si è riuscito a costruire con le primarie e con la candidatura di Tommaso Sonni a sindaco di tutto il centrosinistra, amano convincersi che le responsabilità della “sconfitta” elettorale siano degli altri e sembrano intenzionati a ripercorrere vecchie strade per costruire prospettive autoreferenziali, chiudendosi alla società e ai movimenti, pur di salvaguardare limitate e asfittiche posizioni di retroguardia.


In una situazione difficilissima per la città, all’interno di un contesto elettorale caratterizzato da un forte astensionismo che  certifica, senza mezzi termini, la lontananza della politica dai problemi della gente, con un partito democratico senza guida da diversi anni, con un centrosinistra che non ha dato buona prova di sé nell’ultima fase amministrativa, la proposta altamente unitaria di “Città Reattiva” con Tommaso Sonni è riuscita a recuperare un rapporto positivo tra i partiti e con una fetta significativa di opinione pubblica, consentendo alle stesse forze della sinistra di evitare una débâcle di vastissime proporzioni.


Da qui e da quanto di positivo è stato fatto, occorrerebbe ripartire con intelligenza per costruire un Pd aperto, unitario e inclusivo, capace di avere un rapporto fecondo con movimenti, associazioni, corpi intermedi e singoli cittadini, al fine non solo di rafforzare e ampliare il proprio radicamento sociale, ma per rilanciare, contestualmente, un forte profilo di partito di governo.


Ciò è possibile anche in ambito strettamente amministrativo, sostenendo dai banchi dell’opposizione una politica di qualità che possa rapportarsi al programma elettorale collegandosi alle forze politiche che governano il Paese, la Regione e molte realtà locali.


Nell’ambito di queste coordinate, a fronte di un quadro di continua scomposizione e ricomposizione dei gruppi della maggioranza di centro destra presenti nel Consiglio comunale, occorre lavorare celermente per la ricostituzione di un gruppo consiliare unico del centrosinistra quale condizione necessaria per lavorare meglio, offrire un riferimento credibile e coeso, avere un maggiore peso politico nel portare avanti le scelte programmatiche che riguardano il futuro della città (area centrale della Calabria, aeroporto, area industriale, sanità, trasporti, beni culturali).


Ci ha mosso e ci muove solo il desiderio di lavorare uniti per costruire sul territorio un grande partito, luogo di democrazia e partecipazione, di passione civile e spirito di servizio, che sia utile alla città e alla Calabria.