«Nel contrasto della corruzione serve in primo luogo coerenza e concretezza, senza lasciare ombre sulle scelte amministrative». Lo dichiarano i parlamentari M5s Dalila Nesci, Nicola Morra e Paolo Parentela, riguardo alla notizia del varo del piano anticorruzione, data dal governatore Mario Oliverio durante l'inaugurazione della Cittadella, nuova sede degli uffici della Regione Calabria. I parlamentari M5s incalzano: «A Oliverio e sodali ricordiamo il capitolo ancora aperto delle nomine abusive dei vertici dell'Asp di Reggio Calabria e dell'Azienda ospedaliera di Catanzaro, avvenute negando la normativa nazionale anticorruzione. Soprattutto – proseguono i parlamentari – le istituzioni regionali e il governo centrale hanno fatto gli gnorri, sorvolando sulla questione che abbiamo posto, dirimente per la credibilità dell'amministrazione Oliverio e per il futuro della Calabria». «Su tali nomine abusive – rimarcano i parlamentari M5S – le istituzioni regionali si sono blindate nel mutismo e il governo Renzi si è reso complice. Parlare per atteggio di piano anticorruzione citando, come ha fatto Oliverio, il capo dell'Autorità nazionale, Raffaele Cantone, è solo ipocrisia, se non si risolvono i casi segnalati». «La mafia – concludono Nesci, Morra e Parentela – è sempre conseguenza del silenzio, dell'ambiguità e della latitanza delle istituzioni».