Alla scoperta delle imprese vitivinicole guidate da imprenditrici calabresi che si stanno facendo strada nel settore a suon di premi e riconoscimenti. Le loro storie, le uve e le etichette
Bacco, Calabria e Venere: qui il vino è donna. Le principali cantine a conduzione femminile dal Pollino allo Stretto
Bacco, Calabria e Venere: qui il vino è donna. Le principali cantine a conduzione femminile dal Pollino allo Stretto
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Bacco, Calabria e Venere: qui il vino è donna. Le principali cantine a conduzione femminile dal Pollino allo Stretto
La selezione delle principali cantine a conduzione femminile, a cura della fondatrice del blog Il calice di Ebe, parte dalla provincia di Cosenza.
A Saracena, Gina Bavasso e la sua famiglia gestiscono l’Azienda Agricola Maradei; è in questo borgo immerso tra i maestosi paesaggi del Parco Nazionale del Pollino che nasce il famoso e prezioso Moscato. Supportata dai genitori e dalle sue tre sorelle, dal 2014 Gina è ormai diventata una vignaiola a tempo pieno; coltiva in regime biodinamico le sue terre vitate a magliocco dolce, guarnaccia, malvasia.
Da 5 ettari di terreno dislocati fra Saracena, Firmo e Lungro nascono i suoi vini, frutto di cure meticolose e rispetto della natura e dei suoi cicli. Produce sette etichette fra cui tre bianchi, un rosato e due rossi e ovviamente, il Moscato al governo di Saracena.
L’Antico Fienile Belmonte si trova nelle campagne di uno dei borghi più belli d’Italia, Altomonte, in provincia di Cosenza; qui tra uliveti e vigneti, Simona e la sua famiglia coltivano la terra realizzando prodotti di qualità.
Dopo aver studiato fuori regione, Simona è tornata alle origini e oggi si dedica con passione a questo lavoro guardando al futuro delle nuove generazioni, mantenendo forti i legami con l’ambiente che la circonda.
Per quanto riguarda i vini, L’Antico Fienile Belmonte produce un bianco, un rosato e due rossi; le uve sono il greco bianco, il magliocco dolce e l’aglianico.
In casa Pacelli le donne sono tre Clara, Carla e Laura, rispettivamente mamma e figlie. L’azienda Tenute Pacelli, a gestione familiare, si trova a Malvito (CS) e i vigneti si estendono per circa 10 ettari; le uve coltivate in regime biologico sono sia autoctone (come il magliocco dolce, il mantonico e il greco) che internazionali tra cui spicca il nordico riesling, omaggio alle origini istriane di Clara.
Carla e Laura gestiscono la comunicazione e la gestione aziendale da Milano, dove vivono e lavorano; i loro vini sono interessanti perché mescolano la vocazione territoriale con la voglia di sperimentare: esempi ne sono uno spumante metodo classico da riesling (e magliocco per la versione rosé) o un orange wine metodo ancestrale da trebbiano toscano.
A pochi chilometri dal centro della capitale dei Bruzi Cosenza, più precisamente nel comune di Rovito, si trova la piccola azienda di Tenuta del Travale: anche qui le donne sono in maggioranza perché la conduzione familiare è prettamente femminile con Raffaella e le sue due giovani figlie.
Ubicati a 520 metri s.l.m. su ripidi pendii collinari, i vigneti circondati da ulivi secolari sono circa 5 ettari; le uve coltivate sono il nobile nerello mascalese e il nerello cappuccio.
Da queste nascono le etichette di Tenuta del Travale, due vini rossi artigianali di alta qualità che incarnano le caratteristiche del terroir e il forte legame con la natura di questi splendidi luoghi, ricchi di storia e cultura. Non manca poi una filosofia agricola ‘del risparmio’ volta alla sostenibilità ambientale e alla salvaguardia dell’ecosistema.
I vini:
Da diversi anni personalità femminile di spicco nel mondo enologico calabrese è sicuramente Lidia Matera di Tenute Terre Nobili: immersa nel verde delle colline di Montalto Uffugo in provincia di Cosenza, la sua azienda agricola nata con suo padre Ennio negli anni ’60 produce oggi vini di qualità dagli antichi vitigni della zona.
Dopo aver ripreso la cantina, dal 2000 Lidia si dedica con passione alla cura delle uve di magliocco dolce e magliocco canino, di nerello mascalese, nerello cappuccio, greco bianco; molti sono i riconoscimenti vinti grazie ai suoi vini che rispecchiano una lunga tradizione, il terroir del luogo e il lavoro certosino fatto in vigna.
Ad oggi Lidia produce 7 etichette di cui un bianco, un rosato, quattro rossi e un passito.
Anche Rossella Natalia Stamati è un’altra giovane produttrice di vino calabrese. Dopo aver studiato per diventare avvocato oggi si trova a gestire l’azienda agricola di famiglia a Plataci (Cs), comune arbëreshë che dalle sue alture a ridosso del Pollino domina la Piana di Sibari e le coste del Mar Ionio.
Paesaggi lussureggianti che vedono protagoniste le uve di magliocco, gaglioppo, malvasia di Lipari e di sangiovese, un vitigno antico che ‘abita’ fra queste terre da diverse generazioni e che Rossella ha voluto valorizzare in uno dei suoi vini dedicato al papà Prospero, vinificandolo in purezza.
Oltre a produrre vini biologici Rossella ha aperto sempre a Plataci La Piccola Bottega del Gusto, un ristorantino e angolo di degustazione di prodotti tipici locali dove è possibile trovare anche le sue ottime confetture di frutta.
I vini: Prospero, rosso da sangiovese a piede franco con maturazione in acciaio per 12 mesi, poi 7 mesi in barrique di rovere francese nuove e affinamento in bottiglia.
Giovanna Artese ha solo 30 anni e da quando era piccola ha sempre guardato il padre e il suo lavoro in vigna: oggi col supporto della famiglia produce i suoi vini con tanta passione e voglia di crescere.
Ci troviamo tra Zambrone e Porto Salvo in provincia di Vibo Valentia, lungo quel tratto di costa tirrenica calabrese chiamata, non a caso, Costa degli Dèi: una location bellissima su cui si estendono i suoi 7 ettari di terreno vitati a calabrese, mantonico, chardonnay ma soprattutto a zibibbo, vitigno autoctono presente da secoli in queste zone e che, soprattutto negli ultimi anni, è stato rivalutato quale patrimonio enoico della Calabria.
Cantine Artese produce oggi sei etichette tra cui due bianchi, un rosato, due rossi e un passito.
A capo dell’Azienda Vinicola Malaspina c’è un bel gruppo di donne ovvero le quattro figlie di Consolato Malaspina, Domenica, Caterina, Irene e Patrizia.
L’azienda si trova in provincia di Reggio Calabria, precisamente a Melito Porto Salvo, all’estrema punta della Calabria; i vigneti sono dislocati tra Melito e Palizzi a circa 500 metri s.l.m. in una posizione strategica e molto panoramica tra il verde collinare e il blu del Mar Ionio.
Consolato ha trasmesso alle sue eredi la passione per questo lavoro impegnativo ma soddisfacente e oggi producono vini che rispettano la filosofia aziendale di qualità e tradizione. I vitigni autoctoni coltivati dall’Azienda Vinicola Malaspina sono il nerello calabrese e il nerello cappuccio, il magliocco, il greco, il gaglioppo, il nocera.
Da queste uve producono ben sette vini di cui un bianco, un rosé, quattro rossi e anche un raro passito rosso da gaglioppo.
L’Azienda Nesci ha il volto femminile di Alberta che da qualche anno ha preso in mano le redini della cantina: ci troviamo a Palizzi (RC), un luogo suggestivo immerso in quell’area della Calabria che chiamiamo Grecanica e affacciato sulle coste del Mar Ionio.
Nel 2015 l’azienda si è rinnovata dopo secoli di generazioni di coltivatori, rendendo l’attività tecnologicamente avanzata e al passo con i tempi. Alberta vuole seguire e realizzare il sogno del padre che desiderava far emergere le caratteristiche e le peculiarità del territorio e del vino di Palizzi.
I 9 ettari di vigneti dell’Azienda Nesci si estendono tutti a 250 metri s.l.m. Le uve sono autoctone e internazionali come il calabrese nero, la nocera, il mantonico e il pecorello, il merlot, il cabernet sauvignon e il syrah.
Tra i vini bianchi, il rosato e i rossi, Alberta ha puntato anche su uno spumante metodo classico.
A Bianco in provincia di Reggio Calabria, affacciata sulla Riviera dei Gelsomini si trova l’azienda guidata da Mariolina Baccellieri.
Siamo nella Locride, patria dell’antichissimo vitigno a bacca bianca giunto coi coloni greci sulle spiagge di Capo Zefirio nel VII secolo a.C. e che ci regala ancora oggi un nettare dolce, profumatissimo, unico e raro, il Greco di Bianco DOC.
Mariolina è alla guida di questa realtà vitivinicola ereditata dal padre e ormai consolidata grazie ai molti riconoscimenti che conquista ogni anno; il motto aziendale è che ‘i vini si fanno in vigna’ e per questo i suoi prodotti richiamano il territorio attraverso uve autoctone quali il guardavalle, il gaglioppo, il pedelongo e i famosi greco di Bianco e Mantonico. Da quest’ultimo, poi, si ricava l’altro grande passito che ha segnato la storia di questi luoghi.
L’Azienda Agricola Baccellieri produce oltre al Greco di Bianco DOC e al Mantonico passito due bianchi, un rosato e due rossi.
Antonella faceva l’avvocato a Milano quando decide di tornare a casa, a Bianco (RC), e di produrre vino; ora è una vignaiola a tutti gli effetti che coltiva le sue terre nel pieno rispetto dell’ambiente in regime biologico.
Ci troviamo ancora qui nella Riviera dei Gelsomini, in un terroir unico dove il sole e il mare coccolano le uve di greco di Bianco, mantonico, nerello mascalese, gaglioppo e calabrese.
L’azienda di Antonella è davvero giovanissima (2019) e le sue prime annate sono uscite sul mercato proprio durante l’emergenza Covid-19; questo però non ha impedito ai suoi vini di essere apprezzati e premiati.
5 ettari di vigneto per 8 etichette, di cui 4 bianchi, un rosato, due rossi e un passito, prodotti dalla forte personalità come quella della sua produttrice.
Se ci spostiamo a Cirò (KR) ci imbattiamo in Tenuta del Conte, azienda vitivinicola gestita da quattro generazioni dalla famiglia Parrilla. L’eredità di Francesco Parrilla è oggi passata ai figli Mariangela, Giuseppe e Caterina.
Mariangela è diventata il volto dell’azienda, una artigiana del vino entrata da qualche tempo a far parte, assieme ad altri vignaioli, di un movimento ribattezzato ‘Cirò Revolution’ che ha come scopo quello di salvaguardare e e far emergere il carattere autentico di questo vino e soprattutto del suo vitigno, ovvero il gaglioppo, attraverso una attenta e meticolosa cura delle uve.
I vigneti di Tenuta del Conte sono biologici certificati e ricadono nell’area del Cirò Classico; sono circa 15 ettari vitati a gaglioppo e greco bianco; da questi produce due vini bianchi, un rosato e due rossi.
Anche Assunta dell’Aquila proviene dal mondo contadino e assieme al fratello Salvatore porta avanti le tradizioni di famiglia, ancora una volta a Cirò (KR).
Assunta scende in vigna perseguendo quella filosofia del Cirò come prodotto territoriale e non commerciale difendendo il gaglioppo e la sua identità.
I vigneti di Dell’Aquila sono molto vicini al mare, a circa 200-300 s.l.m. Questa posizione permette alle uve di gaglioppo e greco bianco allevate in biologico di essere accarezzate dalle brezze dopo le calde giornate estive.
Sei sono i vini prodotti, un bianco, un rosato e quattro rossi.
Negli anni ’50 nasce l’azienda Cantine Greco situata a Torretta di Crucoli (KR) nell’areale della Cirò DOC con Natale Greco. L’attività agricola però nasce molti anni prima con una presenza femminile, quella della mamma di Natale.
Oggi Cantine Greco è una realtà dinamica grazie soprattutto al carattere di un’altra donna, Enza Greco, che dopo aver studiato fuori è tornata in Calabria per dedicarsi a questo lavoro e il suo spirito giovane e fresco si riflette nei suoi vini.
Dal 2017 l’azienda si è rinnovata producendo unicamente dai vigneti di proprietà e le uve sono quelle della tradizione, gaglioppo e greco bianco, dalle quali nascono una linea classica DOC e una linea IGT.
Sia nella linea classica che nella IGT ci sono tre etichette, un bianco, un rosato e un rosso.
Alla quarta generazione di produttori di vino Danila e Manuela Lento sono le signore che guidano Cantine Lento, questa realtà vitivinicola dell’area di Lamezia in provincia di Catanzaro nata con loro padre Salvatore negli anni ’60.
Situata ad Amato, l’azienda coltiva da anni le proprie uve portando avanti tradizione e innovazione; negli anni ’90 i vigneti si estesero e ad oggi i possedimenti sono oltre 100 ettari, dislocati in tre diverse tenute.
I vitigni presenti sono il magliocco, il cabernet sauvignon, il greco nero, il nerello, il merlot, il greco bianco, lo chardonnay e la malvasia.
Da questi Cantine Lento produce quattro rossi, tre bianchi, un rosato e un passito, oltre che uno spumante metodo charmat DOC Treviso da uve glera.
Ai piedi del Monte Poro, precisamente a Badia di Nicotera (VV), affacciata sulla magica Costa degli Dèi si trova Casa Comerci: nata alla fine dell’800 con Francesco Comerci crebbe con la presenza di due donne, Michelina e Rosina, le sue figlie.
La prima si dedicò agli uliveti, la seconda ai vigneti; oggi, anche grazie al loro lavoro, Casa Comerci è una bellissima realtà vitivinicola di circa 15 ettari che produce vini biologici certificati.
La protagonista femminile di Casa Comerci è adesso Rosa che già nel nome continua la tradizione di famiglia; l’obiettivo dell’azienda è ancora quello di valorizzare il territorio e le sue uve autoctone, ovvero il greco bianco e il longevo magliocco canino.
Ognuna delle etichette esprime le potenzialità e le peculiarità di questi vitigni; vinificati in purezza il greco bianco e il magliocco canino regalano prodotti di qualità che mostrano le mille sfumature dell’enologia calabrese.
I vini sono un bianco, un rosato, e due rossi; per caso e per intento sono nati poi anche due vini frizzanti metodo ancestrale (bianco e rosè) e un orange wine.
Cuore dell’Azienda Agricola Cerchiara sono Agostino e sua sorella Vincenza; quest’ultima dopo anni vissuti fuori dalla Calabria e con alle spalle un altro lavoro, è tornata ad occuparsi dei terreni di famiglia posti alle pendici del Pollino, sul Monte di Cassano, a 600 metri s.l.m.
L’azienda si trova a Civita, provincia di Cosenza, comune arbëreshë noto per bellezze naturali e culturali come le Gole del Raganello e le case parlanti chiamate ‘Case Kodra’.
I vini che producono in regime biologico sono legati alle uve autoctone di questi territori: ci sono la cosiddetta lacrima di Cassano (magliocco), il greco bianco, il pecorello e il mantonico.
Cinque le etichette, due bianchi, un rosato e due rossi.
*fondatrice del blog Il calice di Ebe
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